Percorso BRT Vicenza: i Comitati di Quartiere si uniscono contro il progetto. “Danno a decoro urbano e commercianti”

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I comitati di quartiere San Felice, Battaglione Monte Berico e Via Napoli, Comitato P.le Gasperi e Via Roma hanno unito le forze in una riunione congiunta per esprimere la loro ferma contrarietà al progetto BRT (Bus Rapid Transit) di Vicenza.

I raggruppamenti di cittadini sono concordi nel ritenere l’attuale percorso previsto dannoso per il quartiere e i commercianti, oltre a creare un danno al decoro urbano e alla bellezza di un’importante via d’accesso alla città storica.

L’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, è servito a discutere congiuntamente le criticità relative a viabilità, sicurezza e tutela delle attività. I Comitati hanno trovato un comune accordo su diverse proposte alternative di percorso, alcune delle quali sono già state presentate all’Amministrazione comunale.

“L’intenzione dei Comitati – si legge in una nota – è di confrontarci con l’amministrazione allo scopo di trovare la migliore soluzione condivisa nell’interesse della comunità”.

Obiettivo: soluzione condivisa con l’Amministrazione

I Comitati si dicono ora fiduciosi del supporto sia del quartiere che della città, testimoniato anche dalle firme raccolte, che presto saranno presentate all’Amministrazione.

La questione del Metrobus continua a tenere banco da tempo. Già ad agosto scorso, il Comitato San Felice aveva annunciato che avrebbe chiesto un nuovo incontro al sindaco Giacomo Possamai per discutere una revisione del progetto. Il Comitato aveva ricevuto dalla Provincia di Vicenza nuovi disegni che, a loro avviso, dimostravano la possibilità di una “più razionale e meno impattante revisione dei percorsi”.

Vicenza BRT: Il nodo del tracciato

Il Comitato San Felice, che rappresenta residenti e commercianti, si oppone con forza al tracciato previsto su Corso San Felice e Fortunato a causa dell’introduzione del doppio senso di marcia. Questa scelta, sostengono i Comitati, comporterebbe la soppressione di marciapiedi, piste ciclabili, parcheggi e aree di carico-scarico, con gravi conseguenze sulla sicurezza, la vivibilità e l’accessibilità del quartiere. La richiesta principale è la sospensione immediata del progetto su quella tratta e la valutazione di tracciati alternativi.