Vicenza punta sull’energia pulita e solidale: il Comune entra nella Comunità Energetica Rinnovabile promossa dalla Diocesi

Il vescovo Giuliano e il sindaco Possamai annunciano che il Comune di Vicenza sarà socio partecipante della fondazione: presenti all'annuncio Sara Baldinato e Raffaele Colombara

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Comunità energetica rinnovabile della Diocesi di Vicenza col Comune, da sx Sara Baldinato, Giacomo Possamai, Giuliano Brugnotto e Raffaele Colombara
Comunità energetica rinnovabile della Diocesi di Vicenza col Comune, da sx Sara Baldinato, Giacomo Possamai, Giuliano Brugnotto e Raffaele Colombara

La transizione ecologica si costruisce insieme. È questo il messaggio emerso questa mattina al Centro servizi anziani delle suore maestre di Santa Dorotea, dove il vescovo Giuliano Brugnotto e il sindaco Giacomo Possamai hanno annunciato l’adesione ufficiale del Comune di Vicenza alla Comunità Energetica Rinnovabile (CER) “Fondazione Energia Solidale ETS”, promossa dalla Diocesi di Vicenza insieme alla Fondazione Caritas e all’Ente Casa del Clero.

Il Comune sarà socio partecipante della fondazione, costituita nel dicembre 2024 e iscritta al Registro nazionale del Terzo Settore, con l’obiettivo di unire energie e competenze per favorire la produzione e il consumo condiviso di energia pulita, riducendo le emissioni e creando benefici sociali diffusi. All’incontro hanno preso parte anche l’assessore all’Ambiente Sara Baldinato e il consigliere comunale Raffaele Colombara, che hanno sottolineato il valore di una sinergia capace di coniugare sostenibilità, solidarietà e partecipazione civica.

«La Fondazione – ha spiegato il vescovo Giuliano – nasce per promuovere processi aperti a tutti, senza connotazione confessionale, dedicati alla produzione di energia rinnovabile come atto di custodia del creato, in linea con l’enciclica Laudato Si’. Ma è anche un progetto solidale: gli utili non verranno distribuiti, bensì reinvestiti in iniziative sociali e formative. L’adesione del Comune di Vicenza rafforza questa visione di collaborazione tra Chiesa e istituzioni civili per il bene comune».

Un impegno condiviso dal sindaco Possamai, che ha definito l’iniziativa “un modello virtuoso di comunità energetica e sociale”: «La Diocesi ha avuto la capacità di attivarsi per prima, anticipando i tempi. Il Comune partecipa per costruire, insieme ai cittadini, una grande rete diffusa di produzione energetica e di solidarietà. Gli incentivi generati dalla CER dovranno tradursi in benefici concreti per la città, soprattutto nei quartieri e nelle fasce più fragili della popolazione. Lavoreremo con parrocchie e consigli di quartiere per spiegare i vantaggi e coinvolgere i cittadini, perché la transizione ecologica non può essere solo tecnica, ma anche culturale e comunitaria».

La Fondazione Energia Solidale ETS rappresenta un modello di Comunità Energetica Rinnovabile che integra valori ambientali, sociali ed etici. Tra i suoi obiettivi: la riduzione delle emissioni di CO₂, il risparmio energetico per famiglie e imprese grazie all’autoconsumo collettivo, e l’inclusione delle realtà del terzo settore, delle scuole e delle piccole attività locali.

L’adesione del Comune arriva dopo uno studio di fattibilità tecnico-economico curato dal settore Ambiente e Patrimonio insieme a Sinergia Società Cooperativa e DBA Consulting, che ha individuato la possibilità di installare nuovi impianti fotovoltaici su immobili comunali e di massimizzare gli incentivi nazionali ed europei destinati alle CER. L’analisi ha evidenziato come la Diocesi fosse il partner più adatto per una collaborazione stabile e trasparente, grazie al suo radicamento territoriale e alla rete di parrocchie, enti e volontariato già presenti sul territorio.

Il Comune di Vicenza aderirà dunque come socio partecipante, senza esercitare alcun controllo sulla fondazione, ma contribuendo attraverso un protocollo di coprogettazione, come previsto dal Codice del Terzo Settore. Un aspetto innovativo sarà il coinvolgimento diretto dei Consigli di Quartiere, che avranno un ruolo attivo nella definizione dei progetti e nella destinazione delle risorse economiche prodotte.

«Il valore di questa iniziativa – ha concluso l’assessore Sara Baldinato – è duplice: da un lato promuove la sostenibilità ambientale, dall’altro costruisce una comunità solidale. È un esempio concreto di come la transizione ecologica possa diventare un processo partecipato e generativo, capace di restituire valore economico, ambientale e umano alla città».

Con questo accordo, Vicenza diventa uno dei primi capoluoghi italiani a integrare istituzioni civili e religiose in una comunità energetica solidale, trasformando la sfida climatica in un’occasione di crescita condivisa e di coesione sociale.