
Dopo mesi di attesa e un contenzioso milionario con la GPS (controllata dalla palermitana Final spa del principe Filippo Alliata), la gestione della sosta tariffata a Vicenza cambia ufficialmente volto. Dal 1° novembre 2025 il servizio passerà al raggruppamento temporaneo d’imprese formato da Municipia Spa e Gestopark Srl, subentrato a GPS Global Parking Solutions Spa, il gestore uscente con oltre 7 milioni di euro di debiti verso il Comune.

Una svolta attesa, ma che solleva anche interrogativi pesanti, soprattutto dopo le rivelazioni da Piacenza dove GPS – società che, direttamente, con le sue controllate, fa capo alla Final Spa di Palermo, presieduta dal principe Filippo Lodetti Alliata – sarebbe al centro di una crisi finanziaria denunciata dalla stampa locale (tra cui IlMioGiornale.net: “Patrizia Barbieri, la Gps di Lodetti Alliata è entrata in crisi: il Comune di Piacenza lo sa?“).

Sulla testata piacentina il 17 settembre, come segnalatoci dall’avv. Sara Soresi, avvocato e capogruppo di FdI in quella città che segue con determinazione la vicenda nella sua città (clicca qui), si legge testualmente:
“Patrizia Barbieri: colpo di scena a Piacenza. L’ex prima cittadina, alla guida dell’omonima lista civica in Consiglio comunale, ha presentato stamattina un’interrogazione urgente all’Amministrazione del sindaco Pd Katia Tarasconi. L’avvocato Barbieri chiede di sapere se è al corrente della crisi in cui versa Gps Global Parking Solutions. È l’azienda del principe siciliano Filippo Lodetti Alliata che controlla Piacenza Parcheggi, titolare della concessione per il cantiere di piazza Cittadella, di strisce blu e rimozione forzata….
Da una visura presso la Camera di commercio, spiega Barbieri, risulta (nostra visura odierna conferma al puntom 4 l’affermazione dell’avv. Barbieri, clicca qui, ndr) infatti che dall’8 settembre scorso “Gps, Globlal Parking Solutions, ha in corso l’applicazione di misure protettive previste dagli articoli 6 del Dl 118/21 e 18 del D.Lgs. 14/2019”. E che “risulta quindi pubblicata l’istanza delle misure protettive al patrimonio di Gps (9 milioni di euro, azienda controllata al 100% dalla Final Spa, ndr)”. Cosi come “risulta nominato un esperto, Carloeugenio Lopedote“, per la composizione negoziata della crisi aziendale. Una situazione probabilmente legata alle vicende che hanno coinvolto Gps a Vicenza, dove deve risarcire il Comune veneto per oltre 7 milioni di euro di mancati versamenti per la gestione delle strisce blu. Ma che potrebbe creare rilevanti condizionamenti anche sulle vicende legali di Piacenza.
Con l’ok del tribunale, la composizione negoziata viene attuata per un tempo limitato, onde accertare se è possibile un risanamento aziendale. Nel periodo in questione (180 giorni, prorogabili una sola volta) la misura impedisce per esempio le risoluzioni anticipate dei contratti, la verifica dello stato di insolvenza o il fallimento dell’impresa….”
Una notizia che, se confermata, getta un’ombra inquietante sulla vicenda vicentina, dove il nome GPS torna ancora una volta a far discutere. Come già riportato da maggio 2023 da ViPiu.it e VicenzaPiù Viva, il percorso di affidamento del servizio di sosta è stato tortuoso: nel 2023 GPS aveva vinto il bando con un’offerta economica molto alta, nonostante la Stazione Unica Appaltante provinciale avesse segnalato criticità sull’eccessiva aggressività dell’offerta.
Il Responsabile Unico del Procedimento, l’ing. Gabbi, che aveva assegnato il bando sotto la Giunta Rucco, aveva rifiutato poi, sostenuto dall’allora nuova amministrazione Possamai, di rendere pubbliche le motivazioni della scelta – richieste più volte da ViPiu in base al FOIA – appellandosi al “segreto industriale”, invocato da GPS, una giustificazione quantomeno discutibile per un servizio come la gestione dei parcheggi.
Col tempo, però, quello che era stato definito un “segreto industriale” si è tradotto – come documentato soprattutto da questa testata – in carenze di personale, attrezzature obsolete, parcometri guasti e disservizi diffusi, fino all’accumulo di milioni di euro di canoni non versati al Comune. Il TAR del Veneto, pur sciogliendo alcune contestazioni formali, ha confermato la legittimità della risoluzione del contratto da parte del Comune, ponendo fine a un’esperienza fallimentare.
Il 25 agosto avevamo chiesto un ulteriore accesso agli atti GPS con una serie di domande a cui ci sono state fornite, il 19 settembre da palazzo Trissino, risposte in maniera non molto convincente e di cui vi riferiremo in attesa che ci risponda anche a questa elementare domanda fatta il 22 ottobre: “La garanzia (fidejussoria, ndr) è stata escussa con esito positivo e ci sono novità sul recupero del credito residuo?“,
In attesa di sapere… la partita resta aperta. L’unico consigliere comunale che ha seguito costantemente la vicenda – Raffaele Colombara, esponente della maggioranza e capogruppo di “Per una Grande Vicenza” oltre che rappresentante del Comune in Avviso pubblico – ha deciso di portare la questione in aula con un’interrogazione articolata e puntuale dopo l’annuncio di oggi sull’affidamento (tardivo, se non di più, della concessione a Municipia).

Nel documento, Colombara chiede al Sindaco Giacomo Possamai e all’assessore competente chiarezza su tre fronti:
- il passaggio operativo dal vecchio al nuovo gestore,
- le garanzie per gli utenti,
- il recupero dei crediti non versati da GPS.
Sul piano pratico, il consigliere vuole sapere come verrà gestita la transizione dei sistemi di pagamento (EasyPark, Telepass Pay, ecc.), se i crediti residui dei cittadini saranno tutelati, e quale sarà lo stato di manutenzione e sicurezza dei parcheggi cittadini, “spesso degradati e privi di controllo, soprattutto in aree critiche come il Park Cattaneo”.
Altro nodo cruciale: le condizioni dei parcometri, molti dei quali “da mesi non funzionanti”, e la gestione dei tabelloni luminosi di segnalazione dei posti liberi, ormai obsoleti.

Sul versante economico, Colombara chiede un resoconto preciso sullo stato della procedura di recupero dei 7 milioni di euro dovuti da GPS. Dopo l’escussione della fidejussione da 2 milioni (dalla rispota del Comune questo non ci risulta vero ad ogg, ndr), “che fine ha fatto la restante parte?”, domanda il consigliere, sollecitando l’Amministrazione ad attivare azioni giudiziarie rapide ed efficaci, come il decreto ingiuntivo o la liquidazione giudiziale, per ottenere quanto spettante ai cittadini.
“Si tratta di risorse pubbliche fondamentali – sottolinea il fiducioso ma pungente Colombara – che devono tornare nelle casse comunali per essere reinvestite nei servizi e nelle opere che la città attende da tempo. Chiediamo che il Consiglio venga costantemente informato sull’andamento della nuova concessione e sul recupero dei crediti verso GPS”.
Ma se, torniamo a Piacenza, se effettivamente “Gps, Globlal Parking Solutions, ha in corso l’applicazione di misure protettive previste dagli articoli…”, ci auguriamo che chi di dovere abbia fatto le dovute verifiche che possano realmente consentire il recupero dei crediti e la fluidità del passaggio di consegna al raggruppamento trentino Municipia.
L’interrogazione arriva proprio mentre, anche a Vicenza oltre che a livello nazionale, si riconosce finalemnge dopo due anni e mezzo dalle nsostre segnalazioni e ancora prima all’atto dell’assegnazione del bando a GPS, Municipia Spa, società del gruppo Engineering, gestisce in decine di città non solo italiane servizi legati alla mobilità e alla digitalizzazione urbana.
L’auspicio, ora, è che Vicenza abbia verificato con la dovuta cautela l’esistenza , soprattutto alla luce delle criticità emerse altrove, e che il cambio di gestione non si traduca in un altro contenzioso ma in un servizio finalmente efficiente, trasparente e all’altezza di una città che vuole guardare avanti.
Come ha ricordato lo stesso Colombara, “dopo anni di errori e opacità, Vicenza merita chiarezza e rispetto. Solo così potremo dire di aver davvero voltato pagina”.




































