
Due episodi di cronaca ravvicinati, avvenuti tra venerdì e sabato scorsi, hanno riportato al centro del dibattito politico a Schio il tema della sicurezza urbana e del decoro.
Il primo fatto risale a venerdì pomeriggio, quando uno studente diciottenne è stato aggredito e rapinato alla stazione degli autobus di piazzale Divisione Acqui da un giovane straniero, che lo ha colpito al volto sottraendogli una collanina d’oro. Il responsabile è stato prontamente individuato e arrestato, venendo trovato in possesso anche di un coltello.
Il secondo episodio si è verificato sabato 1° novembre, in via Porta di Sotto, nel cuore del centro storico. Tre equipaggi della Polizia Locale Alto Vicentino, guidati dal comandante Simone Pellegrinelli, hanno concluso un intervento mirato, frutto di giorni di monitoraggio, scoprendo un alloggio di edilizia residenziale pubblica trasformato in rifugio abusivo.
L’abitazione, regolarmente assegnata a una cittadina italiana, era sotto osservazione anche a seguito di segnalazioni dei residenti. All’interno sono stati trovati tre uomini di origine straniera, privi di documenti e irregolari sul territorio nazionale.
Sicurezza urbana: la posizione dell’Amministrazione di Schio e della Polizia Locale
Scattato il fermo per l’identificazione, gli uomini sono stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici e deferiti all’Autorità Giudiziaria per reati in materia d’immigrazione. Contestualmente, è stata avviata la procedura contro la conduttrice dell’abitazione, che ora rischia pesanti sanzioni amministrative e la revoca dell’alloggio.
L’Amministrazione comunale ha commentato l’operazione nell’alloggio residenziale. Il sindaco di Schio, Cristina Marigo, ha sottolineato che l’intervento è parte di un “lavoro sistematico di controllo del territorio” e ha ribadito l’intollerabilità di tali comportamenti: “Chi occupa o utilizza impropriamente case popolari toglie un diritto ad altri cittadini, spesso famiglie che attendono da anni. Questo non è accettabile». Il sindaco ha ringraziato la Polizia Locale e ha ribadito la volontà di proseguire sulla linea della “lotta all’illegalità a 360 gradi, in ogni ambito – abitativo, commerciale, sociale”.
Il comandante Simone Pellegrinelli ha aggiunto che l’intervento è il frutto di un lavoro avviato in sinergia con gli Uffici Comunali e della capacità investigativa del personale. Ha inoltre specificato che “l’operazione rappresenta l’avvio di una attenta azione di monitoraggio e contrasto ai fenomeni d’illegalità in materia abitativa, in particolare nel centro storico”.
La critica dell’Opposizione (Fratelli d’Italia)
Sui due episodi è intervenuta anche l’opposizione, con il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alex Cioni, che ha evidenziato come i fatti riportino l’attenzione sulla necessità di maggiore attenzione alla sicurezza urbana in città. Cioni ha notato che i due episodi sono accomunati dalla presenza di situazioni di illegalità che il partito denuncia da tempo: “Non serve creare allarmismi, ma non si può nemmeno continuare a minimizzare. I fatti di questi giorni confermano che i problemi di sicurezza e di decoro urbano non sono il frutto di “narrazioni fuorvianti”, come in passato il sindaco ha sostenuto impropriamente, sono realtà sotto gli occhi di tutti”.
L’esponente di Fratelli d’Italia ha rivendicato di aver sollevato il tema della sicurezza reale e percepita nell’interesse della comunità, e ha concluso invitando il sindaco ad avere “l’onestà politica di ammettere che le nostre preoccupazioni erano legittime e mosse solo dall’interesse per la città”, riconoscendo che le denunce hanno contribuito a creare un clima di maggiore consapevolezza che inizia a dare i primi risultati concreti.
Parola chiave: , Polizia Locale Alto Vicentino, case popolari, occupazione abusiva, Cristina Marigo, Fratelli d’Italia, Alex Cioni
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