
I due programmi sulla sanità presentati da Diego Ruzza per Fratelli d’Italia e da Giovanni Manildo con Gabriele Risica per il centrosinistra condividono gran parte delle priorità. Entrambi riconoscono la necessità di ridurre le liste d’attesa, aumentare il personale sanitario, rafforzare la rete territoriale e sostenere la salute mentale dei giovani. Le linee di intervento, almeno nelle intenzioni, si muovono in uno stesso campo semantico: efficienza, prossimità, sostegno ai più fragili.
La differenza principale non riguarda quindi gli obiettivi, ma l’approccio con cui si intende raggiungerli. Ruzza propone una riorganizzazione del sistema socio-sanitario regionale con un linguaggio orientato alla gestione e alla valorizzazione delle risorse interne. Il suo discorso punta sull’efficienza, sulla capacità amministrativa e sul rafforzamento delle strutture esistenti, senza tuttavia indicare una quantificazione precisa dei costi o delle risorse necessarie.
Manildo e Risica, al contrario, inseriscono nel programma una cornice più esplicitamente pubblica e sociale. L’accento è posto sulla garanzia del diritto alla cura e sulla prevenzione come strumenti per ridurre le disuguaglianze di accesso. In questo caso viene anche fornita una dimensione economica, con la previsione di un fondo da 150 milioni di euro in tre anni per nuove assunzioni, formazione e sostegno ai servizi per anziani e persone fragili.
Nel complesso, i due programmi si distinguono più per il metodo che per i contenuti. Fratelli d’Italia propone una revisione organizzativa del sistema, con l’obiettivo di renderlo più efficiente; il centrosinistra propone un rilancio della sanità pubblica, con l’obiettivo di renderla più equa e universalistica. Le differenze, pur presenti, si collocano più nel piano della governance e della filosofia amministrativa che in quello delle misure operative.
La differenza è veramente percepibile per chi va a votare? Può fare veramente la differenza per chi dovrà scegliere?
Massimiliano Zaramella
Presidente del Consiglio comunale di Vicenza
con delega a Salute e Benessere








































