
MILANO (ITALPRESS) – “Io esco da un dibattito che a volte è stato lunare. Mi sono ritrovato da un lato a sentire a livello nazionale dibattere di terzo mandato sì o no. Io rappresento con i sindaci di più di 15 mila abitanti le uniche due cariche elettive che hanno il vincolo di mandato. Dapprima la negazione dello sblocco di mandati, poi ho avuto anche la negazione di poter fare la mia lista civica che serviva a dare risposta ai cittadini che non si riconoscono in una parte politica. Non ultimo mi è stato negato anche di utilizzare l’eventuale mio nome sul simbolo. A quel punto mi sono detto che se sono un problema lo faccio diventare reale”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, ospite al programma Start di Sky TG24. “Sono capolista con non poche difficoltà, cerco di non andare a fare il guastafeste in giro per i territori con i colleghi candidati, molti anche miei ex consiglieri. Il vero avversario di questa campagna elettorale è l’astensionismo. Invito tutti i cittadini ad andare a votare, sono preoccupato che l’astensionismo sia il vero partito rappresentato in queste regioni”, ha concluso.
“È possibile pensare a una Lega del Nord collegata al partito nazionale? “In un Paese come questo che sta affrontando, anche se lentamente, la riforma dell’autonomia differenziata bisognerà interrogarsi. Siamo un Paese di campanili e delle tante identità, super eterogeneo. Immagino che potremmo anche guardare a un modello che funziona che è quello della Csu bavarese. In Germania funziona il fatto che ci sia una parte del territorio che però fa sempre capo a un partito nazionale. Nessuna provocazione, ho solo posto una questione che dovrebbe riguardare tutti i partiti”, ha aggiunto.
“Per quanto riguarda il segretario Vannacci, se mi viene chiesto cosa ne penso delle leggi razziali non ho ben capito cosa pensi lui. Forse non è stato chiaro. Lo spiegherà a tutti. Sulle leggi razziali non c’è nessuna rivisitazione storica da fare”, ha concluso.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).





























