
“Chiediamo il pagamento immediato delle retribuzioni arretrate e il mantenimento del diritto all’alloggio fino alla scadenza dei contratti”. Queste sono le richieste avanzate ieri dai lavoratori della Dreams srl, azienda in subappalto nel cantiere del Villaggio della Pace degli americani a Vicenza est, che hanno protestato davanti ai cancelli del sito ieri, giovedì 13 novembre 2025.
La manifestazione, indetta dopo che la Fillea Cgil aveva dichiarato lo stato di agitazione, riporta al centro delle cronache il cantiere destinato ai militari statunitensi, la cui consegna è prevista per la fine del 2028.
A inizio mese, ai lavoratori è stato detto di non presentarsi al lavoro per presunte difficoltà dell’impresa a pagare gli stipendi di ottobre. Inoltre, è stato loro chiesto di lasciare gli alloggi forniti dalla società, nonostante i contratti di lavoro in essere.
Riccardo Martin, segretario provinciale di Fillea Cgil, ha spiegato che “il problema riguarda Italiana Costruzioni Spa che è il contraente principale, quella che ha preso il lavoro dagli americani e che ha dato il lavoro in subappalto a Dreams”. Quest’ultima è un’azienda di Brescia che “vanta un credito importante nei confronti di Italiana Costruzioni, che invece è in grossa difficoltà economica”.
Martin ha definito la situazione un “film già visto a febbraio di questo stesso anno, stesso cantiere, un subappalto, situazione di crisi economica, aziende che non pagano e chi ci rimette sono i lavoratori che non hanno scelta se non di subire quanto accade nelle grandi opere”.
È emerso inoltre che Italiana Costruzioni, attualmente in Procedimento unitario al Tribunale di Roma, non ha saldato da mesi i pagamenti dovuti per i lavori svolti da Dreams. Ciò sta causando le attuali difficoltà e mettendo in grave crisi i lavoratori che oltre a rischiare il posto di lavoro “molto probabilmente rimarranno anche senza un tetto sotto cui stare.
Questa è l’ennesima riprova che la legge sugli appalti va modificata – prosegue Martin -, servono più controlli e regole ferree per permettere a chi opera di avere garanzia dei propri crediti in primis per i più deboli ovvero i lavoratori”.
La cronaca degli scorsi mesi
I nuovi problemi confermano le criticità già emerse in passato. Lo scorso febbraio, come già raccontato da ViPiù, i lavoratori della stessa azienda subappaltatrice erano dovuti salire sulle gru per far valere le proprie ragioni e ricevere gli stipendi arretrati.
Già il 4 novembre scorso, un gruppo di lavoratori della Dreams srl aveva ricevuto comunicazione verbale di non presentarsi al lavoro, per le difficoltà economiche dell’impresa che non sarebbe stata in grado di pagare ottobre. Non solo, era stato anche chiesto loro di lasciare gli alloggi entro il 10 novembre, nonostante i contratti.
La Fillea Cgil ha sottolineato che Italiana Costruzioni Spa, in Procedimento Unitario presso il Tribunale di Roma, non salda da mesi i pagamenti dovuti a Dreams, mettendo in grave crisi chi rischia non solo il posto, ma anche di restare senza casa. Il sindacato aveva dichiarato lo stato di agitazione e preannunciato la manifestazione.
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