Arzignano: Massimo Parolin presenta i suoi libri “Quella strada per il lago” e “Demoni a Vicenza”

88
Massimo Parolin comandante Polizia Locale Vicenza
Massimo Parolin, comandante Polizia Locale Vicenza

Oggi, venerdì 14 novembre, alle ore 21.00, la Biblioteca Civica G. Bedeschi di Arzignano ospita l’incontro con l’autore Massimo Parolin, attuale comandante della Polizia locale di Vicenza.

L’autore presenterà le sue due opere, entrambe edite da “Editoriale Elas – Editoriale L’Altra Stampa” nell’ambito della collana Vicenza Popolare: “Quella strada per il lago (1980-2023) – Storia vicentina di amore e demoni” e “Demoni a Vicenza. Amicizia oltre il tempo”. L’autore dialogherà con Antonio Berto. L’ingresso è libero.

L’esordio di Massimo Parolin: “Quella strada per il lago”

Quella strada per il lago (1980 - 2023)
Quella strada per il lago (1980 – 2023)

“Quella strada per il lago (1980-2023) – Storia vicentina di amore e demoni” è l’opera prima di Parolin. Come ha scritto Giulia Matteazzi in un recente articolo su ViPiù, “Lo stile di Parolin è leggero e accattivante e racconta con efficace vivezza una città reale, la stessa Vicenza degli anni Ottanta di cui Parolin scrive nei suoi articoli”.

“Anche i protagonisti, a partire dall’io narrante, offrono una riuscita galleria di ritratti in cui facilmente il lettore vicentino crederà di identificare un conoscente dell’epoca, o magari sé stesso, e non si discosterà troppo dalla realtà perché la narrazione, benché di fantasia, poggia saldamente sulla memoria dell’autore“. Il romanzo si conclude con un’appendice contenente tutti gli articoli fin qui pubblicati dall’autore.

“Demoni a Vicenza”: un’amicizia oltre il tempo

Demoni a Vicenza. Amicizia oltre il tempo (di Massimo Parolin)
Demoni a Vicenza. Amicizia oltre il tempo (di Massimo Parolin)

Il secondo libro della trilogia, “Demoni a Vicenza. Amicizia oltre il tempo”, affronta il tema dell’amicizia, dopo che il primo volume aveva narrato l’amore adolescenziale. Un tema “apparentemente banale”, ma profondo e forte, nelle intenzioni dell’autore.

Parolin ha spiegato: “L’amicizia vera – la filìa greca – è disinteressata, uno specchio di te stesso. Non è eros, che muore e ritorna; è affezione che non viene meno”. L’autore ha dedicato il libro ai suoi demoni: “L’amore e l’amicizia sono demoni che ti prendono, ti fanno soffrire, ti fanno stare bene”.

In questo volume, Parolin ha spaziato tra Vicenza e Praga, città entrambe magiche, ambientando parti del romanzo tra la misteriosa Praga del 1300 (nel 1357, anno segnato anche da un inquietante 666 come risultato, casuale, della differenza tra l’anno di chiusura del precedente libro, il 2023, quando “scompare” la sua amata, e quello di ambientazione del secondo, segnato dalla sparizione di un amico) e la Vicenza contemporanea.

L’autore ha spiegato che visitare Praga, in particolare il Ponte San Carlo con i suoi tetti scuri, gli ha ispirato il salto temporale e narrativo, una scelta che unisce storia, leggenda e amicizia fuori dal tempo.