Piano di pace Usa per l’Ucraina, Kallas: “Per porre fine a guerra serve ok di Kiev e Ue”

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Per “porre fine” alla guerra in Ucraina “è necessario che anche gli ucraini e gli europei siano d’accordo su questi piani”.

A lanciare il monito a proposito del piano di pace cui gli Usa di Donald Trump e la Russia starebbero lavorando, è l’Alta Rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, oggi a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Il presidente russo Vladimir Putin, continua Kallas, “potrebbe porre fine a questa guerra immediatamente, se smettesse di bombardare i civili e di uccidere le persone. Ma non abbiamo visto alcuna concessione da parte russa. Accogliamo con favore tutti gli sforzi significativi per porre fine a questa guerra, ma deve essere giusta e duratura, il che significa che gli ucraini, ma anche gli europei, devono essere d’accordo”.

Per Kallas, gli europei non sono stati coinvolti nell’elaborazione del presunto piano di pace russo-americano: “Non che io sappia”, risponde.

Secondo quanto riportato da Axios, il piano di pace di Trump per la fine della guerra in Ucraina garantirebbe alla Russia alcune zone dell’est del Paese che attualmente non controlla – in sostanza tutto il Donbass – in cambio di garanzie di sicurezza degli Stati Uniti per Kiev e per l’Europa nel caso di future aggressioni di Mosca, ha rivelato una fonte dell’amministrazione americana, secondo cui la convinzione della Casa Bianca è che l’Ucraina perderebbe comunque quelle porzioni di territorio che dovrebbe cedere alla Russia e che quindi sia “interesse di Kiev raggiungere un accordo adesso”.

I 28 punti del piano di Trump darebbero alla Russia il pieno controllo delle regioni di Luhansk e Donetsk (che insieme formano il Donbass), nonostante l’Ucraina controlli ancora il 12% di territorio in quelle zone. Nonostante il controllo di Mosca, le aree dalle quali Kiev dovrebbe ritirarsi sarebbero considerate una zona smilitarizzata nella quale la Russia non potrebbe dispiegare proprie truppe, riferisce Axios, secondo cui nelle altre due regioni di Kherson e Zaporizhzhia le attuali linee di controllo rimarrebbero per lo più congelate, con la Russia che restituirebbe alcuni territori, previa negoziazione.

Ancora, secondo il piano, gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscerebbero la Crimea e il Donbass come territorio legalmente russo, ma all’Ucraina non sarebbe richiesto di farlo. Il piano, secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times e dall’Economist, includerebbe anche limitazioni alle dimensioni dell’esercito di Kiev e alle sue armi a lungo raggio in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti.

Non è chiaro cosa comporterebbero le garanzie di sicurezza degli Stati Uniti oltre alla promessa di difendere l’Ucraina da ulteriori aggressioni russe. Secondo due fonti con conoscenza diretta, il Qatar e la Turchia sono coinvolti nella stesura del nuovo piano di Trump e nel sostenere gli sforzi di mediazione degli Stati Uniti e un funzionario di Doha avrebbe partecipato ai colloqui tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino Rustem Umerov lo scorso fine settimana. Mosca tuttavia non avrebbe ancora ricevuto dagli Stati Uniti alcuna proposta ufficiale di accordo di pace con l’Ucraina, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. ”La Russia non è a conoscenza del nuovo piano di pace riguardante l’Ucraina e non ha ricevuto bozze di accordi dagli Stati Uniti”, ha affermato.

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