
Si avvicina il giorno delle elezioni regionali in Veneto e i candidati presidenti hanno messo in risalto i temi e le alleanze ritenute cruciali per il futuro della Regione. Dalla centralità del civismo per il centrodestra, alla transizione ecologica per il centrosinistra, si infiamma lo scontro finale.
Centrodestra: Stefani punta sul civismo e la concretezza
A Padova, il candidato presidente del centrodestra, Alberto Stefani, ha chiuso la campagna elettorale insieme ai candidati di Noi Moderati-Civici per Stefani-Libertà Popolare Veneto, sottolineando il ruolo del civismo all’interno della sua coalizione.
“Il civismo ha un ruolo importante nel centrodestra. Noi Moderati ha messo insieme persone che vengono dalla società civile, dalle amministrazioni locali, sono felice di averli in squadra e soprattutto di poter costruire insieme il futuro del Veneto con concretezza, serietà, lealtà“, ha dichiarato Stefani.
In collegamento da Roma, Maurizio Lupi ha definito Stefani, “giovane sindaco e collega parlamentare che ha portato nella campagna elettorale temi importanti come il disagio giovanile, il terzo settore, il lavoro, il futuro della sanità”. Per Mariastella Gelmini, “Noi Moderati è un hub del civismo, l’unica novità in queste elezioni regionali, e l’unica civica del centrodestra. La nostra attenzione è rivolta alla famiglia in tutte le sue età: la prima infanzia, i bambini e i giovani in età scolare e la terza età. Nell’ultima Finanziaria abbiamo aumentato i finanziamenti per gli oratori e alzato fino alla soglia massima la quota del 5 per mille alle associazioni per dare più forza a chi opera nel territorio per una crescita sana e a supporto delle tante situazioni di disagio”, ha concluso.
Centrosinistra: Manildo propone “Un milione di alberi, un kilowatt per abitante”
Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per il centrosinistra, ha posto la transizione ecologica al cuore della sua visione per la Regione, sintetizzata in quattro proposte ambientali centrali. Queste includono: un kilowatt da rinnovabili per ogni abitante entro il 2030, un milione di nuovi alberi in cinque anni, stop al consumo di suolo con revisione della legge regionale del 2017 e rilancio del trasporto pubblico e del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale.
“Il cambiamento climatico non è un tema da convegni: è la nostra realtà quotidiana”, afferma Manildo. “Lo vediamo nelle alluvioni che si ripetono, nell’aria che respiriamo, nell’inquinamento dell’acqua, nella cementificazione che continua ad avanzare. Per questo l’ambiente non è un capitolo del programma: è il centro del nostro progetto. Difendere la casa comune, garantire qualità di vita, creare lavoro sostenibile: è questa la sfida politica decisiva”.
Il piano “1 kilowatt per abitante” punta a raggiungere 5 gigawatt da fonti rinnovabili entro il 2030, mentre l’obiettivo di un milione di alberi vuole restituire respiro alle aree urbane e fluviali. Il blocco del consumo di suolo passa per una revisione della legge regionale del 2017, con incentivi per la rigenerazione urbana.
“Alberto Stefani dice che l’ambiente non è di destra né di sinistra. Bene, sono perfettamente d’accordo con lui. Peccato però che in questi anni la Lega – di cui è segretario regionale e vicesegretario nazionale – abbia sistematicamente bocciato tutte le nostre proposte ecologiche. E che solo ora, in campagna elettorale, si accorga dell’urgenza del cambiamento climatico”, incalza Manildo.
L’appello al voto di Edoardo Vajente in Provincia di Vicenza
Edoardo Vajente, candidato con Uniti per Manildo presidente, ha rivolto ai cittadini della Provincia di Vicenza un appello alla partecipazione al voto, riaffermando quanto questo gesto sia un fondamento irrinunciabile della democrazia.
Vajente ricorda che i diritti civili, politici e sociali non sono frutto del caso, ma sono il risultato di lotte condivise. “Nel nostro territorio, da sempre esempio di impegno sociale e di senso civico – afferma Vajente – è fondamentale continuare a custodire quei valori che hanno permesso alle comunità vicentine di crescere e prosperare. Ogni volta che un cittadino della nostra provincia entra in un seggio e compie il proprio dovere democratico, dà continuità a una storia collettiva fondata sulla responsabilità e sulla partecipazione”.
L’invito è a vivere il momento del voto con consapevolezza e serenità, come atto che unisce e dà voce alla comunità.








































