Conferenza ministeriale africana sui bambini soldato, adottata la Dichiarazione di Rabat

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RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – I lavori della Conferenza ministeriale africana sul Disarmo, la Smobilitazione e il Reinserimento (DDR) dei bambini soldato si sono conclusi, giovedì, con l’adozione della Dichiarazione di Rabat, che sottolinea il rafforzamento dell’impegno nella lotta contro l’arruolamento dei bambini nei conflitti armati in Africa.

Secondo quanto riporta MAP Express, i ministri e i capi delle delegazioni degli Stati africani partecipanti alla Conferenza africana sul Disarmo, la Smobilitazione e il Reinserimento (DDR) dei bambini soldato hanno adottato questa Dichiarazione che riafferma il loro fermo impegno a combattere il reclutamento e lo sfruttamento dei minori nei conflitti armati, qualificati come “gravi violazioni del diritto internazionale e un affronto all’umanità”.

La Dichiarazione esprime una profonda preoccupazione di fronte alla persistenza di gravi violazioni commesse contro i bambini, in particolare il reclutamento forzato, le violenze sessuali, i rapimenti, così come gli ostacoli all’accesso all’istruzione e agli aiuti umanitari. Il documento sottolinea inoltre la priorità accordata alla prevenzione, considerata la risposta più efficace per porre fine al fenomeno dei bambini soldato. Le delegazioni hanno quindi auspicato la creazione di ambienti protettivi, il rafforzamento della resilienza comunitaria e dei meccanismi di allerta precoce, nonché la lotta contro le cause profonde del reclutamento.

I ministri hanno inoltre evidenziato che il reinserimento dei bambini liberati dai gruppi armati deve essere globale, sostenibile e adattato ai singoli percorsi individuali, attraverso programmi che combinano sostegno psicosociale, ricongiungimento familiare, inclusione sociale, scolarizzazione e autonomia economica. Essi hanno insistito sulla necessità di combattere la stigmatizzazione e di promuovere la riconciliazione all’interno delle comunità.

La Dichiarazione di Rabat invita inoltre a rafforzare la cooperazione regionale e internazionale, mettendo in evidenza il ruolo centrale delle organizzazioni africane, delle comunità locali e della società civile nella prevenzione, protezione e reintegrazione dei minori associati alle forze e ai gruppi armati. La Dichiarazione sottolinea anche che i processi di pace e di post-conflitto devono integrare in modo sistematico la protezione dei bambini, considerati non solo beneficiari, ma anche attori del cambiamento nelle società africane.

La Dichiarazione di Rabat annuncia, inoltre, l’avvio di un processo volto a elaborare uno strumento giuridico africano specifico, sotto forma di una Convenzione continentale dedicata alla prevenzione del reclutamento dei bambini soldato e al loro reinserimento. In questa prospettiva, i ministri africani hanno deciso di creare il “Gruppo degli Amici sul DDR incentrato sui bambini”, una piattaforma destinata a sostenere questo processo e a catalizzare gli sforzi comuni.

Adottata a Rabat, la Dichiarazione riafferma l’ambizione condivisa dei Paesi africani di costruire un continente in cui ogni bambino possa crescere al riparo dalla paura, dalla violenza e dai conflitti armati, e la loro determinazione a contribuire allo sforzo globale volto a eliminare definitivamente il fenomeno dei bambini soldato.

-Foto Map-
(ITALPRESS).