Vicenza: la Fondazione di Storia compie 50 anni. La celebrazione con Scaroni, Possamai e Treu

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Nella foto di fianco al sindaco Marino Quaresim Gabriele De Rosa, la moglie Sabine Kowohl De Rosa, Tiziano Treu e Giorgio Cracco

La Fondazione di Storia di Vicenza (già Istituto per le Ricerche di Storia Sociale e Religiosa) celebra i suoi 50 anni di attività. L’anniversario verrà ricordato giovedì 27 novembre 2025, a partire dalle ore 17.00, nella sede di Contrà San Francesco, 41 a Vicenza.

L’evento è l’occasione per ripercorrere la storia di questa importante istituzione culturale, che fin dalla sua nascita nel 1975 ha visto tra i soci fondatori figure di rilievo come l’onorevole Mariano Rumor (primo presidente), il professor Gabriele De Rosa (ispiratore e segretario generale) e l’allora Patriarca di Venezia Albino Luciani, divenuto poi Papa con il nome di Giovanni Paolo I.

Un compleanno tra autorità e testimonianze

Alla celebrazione del 50° anniversario saranno presenti le autorità, il Consiglio d’amministrazione e il Comitato scientifico della Fondazione, oltre a soci, studiosi e amici che hanno collaborato in questi anni.

Sarà il sindaco Giacomo Possamai a portare i saluti a nome della città e del Comune, che è socio e sostenitore della Fondazione, parimenti alla Provincia e a Confindustria Vicenza.

Seguiranno gli interventi del presidente della Fondazione, Paolo Scaroni, del presidente del Comitato scientifico Egidio Ivetic, del presidente onorario Tiziano Treu, e del presidente della società Dante Alighieri di Trieste Fulvio Salimbeni, con le testimonianze di Filiberto Agostini, Sabine Kowohl De Rosa, Alba Lazzaretto e Giorgio Sala.

“Siamo particolarmente grati – dichiara il presidente Scaroni – ai fondatori e a tutti coloro che hanno contribuito nel corso dei decenni a far crescere questa realtà, che oggi costituisce un punto di riferimento nella rete culturale voluta dall’ Amministrazione comunale. In particolare – aggiunge Scaroni – vogliamo ringraziare l’Eni, Banca Intesa SanPaolo, e le Fondazioni Cariverona, Roi, Bcc e Banca Popolare di Marostica Volksbank, che nel tempo hanno reso possibile la ricerca scientifica e che, anche oggi, continuano a sostenere i numerosi progetti e l’intensa attività editoriale”.

La storia di un’istituzione di “notevole interesse locale”

L’Istituto che fin dalla sua origine è stato riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Cultura, conserva una biblioteca che consta di quindicimila volumi inerenti alla storia antica, moderna e contemporanea e un archivio riconosciuto di “notevole interesse locale” da parte della Regione Veneto. Nel marzo del 2017 è stato trasformato in Fondazione di Storia di Vicenza.

Tra i fondatori, oltre a Rumor e De Rosa, spiccano le firme del Cardinale Albino Luciani (futuro Papa Giovanni Paolo I), del critico letterario Carlo Bo, dello storico Pietro Ebner e del giurista Francesco Broglio Margiotta, oltre a personalità vicentine come Giovanni Mantese ed Ermenegildo Reato.

Il professor Gabriele De Rosa descrisse così la nascita dell’Istituto: “La sorte ha voluto che mi imbattessi nell’on. Mariano Rumor il quale ha compreso subito, con rara finezza spirituale, la novità della nostra ricerca, accettando di presiedere il nostro istituto”.

Alla presidenza, dopo Mariano Rumor (1975-1990), si sono succeduti Feliciano Benvenuti (1991-1999), Gabriele De Rosa (1999-2006), Tiziano Treu (2006-2016) e dal 2016 Paolo Scaroni.

Nell’atto costitutivo, rimane in calce la frase finale di Mariano Rumor, risalente a 50 anni fa ma ritenuta assolutamente contemporanea: “Oggi abbiamo bisogno di una storia che, oltre alle date e le periodizzazioni politiche, ci aiuti a capire meglio i processi dello sviluppo sociale, di una storia più attenta a cogliere le evoluzioni lente e di fondo della nostra società”.