
Il sindacato Cub Vicenza lancia nuovamente l’allarme contro la decisione della Giunta comunale di Vicenza di procedere con la privatizzazione asili nido, in particolare per le strutture di Piarda, Turra e San Lazzaro.
Le strutture, che dovrebbero raddoppiare i posti disponibili in città con nuovi 134 posti a partire da settembre 2026, mancano ancora degli arredi per diverse centinaia di migliaia di euro.
La Cub definisce la scelta del sindaco Giacomo Possamai come una “decisione drammatica e inaccettabile che colpisce il cuore dei servizi essenziali per la prima infanzia e le famiglie”.
Secondo il sindacato, la privatizzazione dei nidi e non rappresenta un risparmio per l’amministrazione, ma un “deterioramento della qualità dell’offerta educativa per i nostri figli e una precarizzazione intollerabile dei posti di lavoro”.
I nidi privatizzati saranno affidati al Terziario, un settore che, secondo la Cub, è notoriamente caratterizzato da “contratti da fame” e carichi di lavoro pesanti. Il personale è composto quasi totalmente da donne, che si ritrovano con stipendi bassissimi.
Il sindacato sottolinea come questo “colpo al reddito femminile” contraddica la retorica della politica vicentina, in particolare quella di Centro-sinistra, che si dichiara paladina della parità.
“La Giunta Possamai si macchia di una colpa gravissima: mentre finge di stare dalla parte delle donne, ne colpisce la dignità salariale e l’autonomia economica”, afferma la Cub. Secondo la sigla sindacale, la privatizzazione va a colpire le donne e i loro redditi, mentre i tagli e le privatizzazioni riguardano esclusivamente i servizi rivolti ai cittadini e ai soggetti più fragili: bambini, anziani e famiglie in difficoltà.
Riguardo la “voragine nel bilancio comunale di 4 milioni di euro” lamentata dal Sindaco, la Cub ritiene che questa vada cercata nelle responsabilità di chi deve vigilare sugli sprechi comunali.
Tra gli esempi citati, c’è il costo dell’apparato comunicativo del sindaco che risulterebbe duplicato in termini di costo rispetto al passato. La Cub intende mobilitare i lavoratori e invita tutte le famiglie e i cittadini a unirsi alla lotta in difesa dei servizi pubblici e della dignità delle lavoratrici.



































