
Massimiliano Zaramella, presidente del Consiglio Comunale, presenterà oggi, in occasione della seduta consiliare, un’interpellanza per la liberazione e il rientro in Italia di Alberto Trentini. Come spiega la nota stampa diffusa dallo stesso Zaramella, “in coincidenza del 377° giorno di prigionia di Alberto Trentini in un carcere di Caracas in Venezuela, verrà portata in Consiglio Comunale una mia interpellanza, rivolta al Sindaco, sottoscritta anche dai Capigruppo consiliare Ida Grimaldi, Raffaele Colombara, Mattia Pilan, Luca Poncato ed Elia Pizzolato per chiedere una presa di posizione ufficiale della nostra città ed un impegno concreto della nostra Amministrazione”.
Il Presidente del Consiglio Comunale vicentino spiega la situazione di Trentin, sempre più drammatica: “Alberto in più di un anno ha potuto contattare telefonicamente la famiglia solo tre volte, ha ricevuto una sola visita del nostro ambasciatore a fine settembre, e fino ad agosto il nostro Governo non aveva ancora avuto alcun contatto telefonico con il Governo venezuelano quando ancora la crisi con gli USA non aveva raggiunto la tensione di queste ultime settimane”.
Zaramella cita anche una recente intervista rilasciata da Amanda Colusso, la mamma di Alberto Trentin, e in particolare un passaggio decisamente preoccupante: “Abbiamo parlato – queste le parole della madre – con il prigioniero svizzero liberato, che ha conosciuto Alberto nel periodo di detenzione. Ci ha descritto una cella di due metri per due in due persone e in condizioni igieniche difficili. C’è però da sottolineare che il Governo svizzero è andato a Caracas a prendersi il suo prigioniero. Così come sono stati liberati prigionieri americani, colombiani e di altri paesi che ci hanno raccontato le medesime terribili condizioni di detenzione.”
La tutela dei cittadini italiani all’estero, conclude Zaramella, è una responsabilità collettiva delle istituzioni italiane e le nostre non lo stanno facendo a sufficienza.
Qui il testo dell’interpellanza






































