Caritas di Vicenza, raddoppia il progetto C.A.S.A., in aiuto a 95 persone prive di un’abitazione

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Raddoppia a Vicenza il progetto “C.A.S.A. – Cammini di Autonomia attraverso il Sostegno Abitativo”, ideato da Fondazione Diakonia Vicenza ETS (ente gestore dei servizi-segno di Caritas Diocesana Vicentina) per aiutare persone o famiglie in difficoltà abitativa e socioeconomica, anche temporanea, fornendo loro sistemazioni dignitose e azioni di supporto. Il progetto, dopo aver aiutato nella prima edizione 94 persone, punta ad aiutarne altre 95, anche in questo caso grazie al sostegno, tramite un contributo di 100.000 euro, dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo.

A seconda delle necessità, per ciascuna persona o nucleo familiare verrà avviato un percorso di fuoriuscita dalla condizione di emarginazione, partendo da un intervento di accoglienza temporanea negli appartamenti di social housing gestiti da Diakonia, tra cui Casa Beato Claudio Granzotto a Vicenza e Casa Madre della Misericordia a Scaldaferro di Pozzoleone, dove le persone in difficoltà possono fermarsi per sei mesi, rinnovabili per ulteriori sei (per un massimo di un anno), cercando nel frattempo una soluzione abitativa autonoma.

Il progetto poi va oltre l’accoglienza nelle strutture di social housing: prevede la supervisione continua mediante colloqui con i beneficiari, l’accompagnamento psicologico a favore di quelli più fragili, l’attivazione di borse-lavoro a favore di coloro che necessitano di un inserimento socio-lavorativo, la realizzazione di incontri tematici (ad esempio sull’economia domestica o la ricerca attiva di un lavoro), l’organizzazione di incontri di convivialità presso le strutture di social housing, la realizzazione di incontri di attivazione, formazione e coordinamento per i volontari.

Don Enrico Pajarin, direttore della Caritas Diocesana Vicentina, ha spiegato che proprio l’ottimo esito della prima edizione del progetto, che ha portato ad aiutare quasi cento persone, ha portato alla decisione di rilanciarlo. “Ci siamo rivolti al Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, che ringrazio per averlo anche questa volta concesso, dimostrando attenzione verso le fragilità presenti nel territorio in cui operiamo. Ringrazio anche Diakonia, nelle persone dei suoi operatori ed amministratori, per la cura che sa esprimere nei progetti Caritas che gestisce”.