
Fiom Cgil Vicenza interviene sulla situazione della Campagnolo, ricostruendo una settimana drammatica, iniziata con un incontro con le rappresentanze sindacali organizzato per l’illustrazione del piano industriale dell’azienda, che ha preso una piega inaspettata quando la proprietà ha annunciato l’intenzione di licenziare 120 persone fra impiegati e operai su 300 dipendenti in organico nello storico stabilimento vicentino. Al riguardo la posizione della Fiom di Vicenza è netta: l’azienda deve ritirare questa proposta e intraprendere strade differenti per la salvaguardia del sito produttivo e dei posti di lavoro. Il sindacato ricorda anche che l’azienda negli anni ha effettuato scelte e gestioni manageriali non competitive che hanno minato i bilanci, per questo la richiesta è, oltre il ritiro dei licenziamenti, anche di presentare un piano industriale che spieghi quali sono i progetti futuri e come intendono tornare ad essere concorrenziali e in attivo.
Marco Maraschin, funzionario della Fiom di Vicenza che segue l’azienda Campagnolo, si è fatto portavoce della forte preoccupazione riguardo i licenziamenti annunciati: “Non neghiamo l’esistenza di una crisi, ma i licenziamenti non possono essere l’unica soluzione possibile per risanare l’azienda.” Secondo Maraschin, poi, l’analisi del bilancio non rivela una situazione così disastrosa come dichiarato sui giornali quindi non è necessario usare i licenziamenti come strumento per garantire la continuità aziendale: “Ci sono molteplici strade da poter intraprendere – ribadisce – senza arrivare a questa decisione, in primis aprire una consultazione con Veneto Sviluppo. Anche dopo le assemblee di oggi e dopo aver ascoltato lavoratrici e lavoratori, ribadiamo la necessità di tutelare tutti i posti di lavoro e di aprire un confronto costruttivo con l’azienda. Come Fiom chiediamo il ritiro dell’intenzione di procedere con la riduzione del personale e invitiamo la proprietà alla responsabilità e al dialogo, ricordando che non possono essere i lavoratori e le lavoratrici a pagare il prezzo delle crisi.”
Come detto, sono in corso le assemblee con i lavoratori e le lavoratrici in vista dell’incontro fra le parti di domani in cui Fim, Fiom e Rsu chiederanno all’azienda di fermare la riduzione del personale e di trovare insieme altre strade per uscire dalla crisi in atto nel settore.






































