Scontri a Schio dopo il corteo non autorizzato di Arcadia: due agenti feriti, Pretto e Cioni attaccano sindaco e centro sociale

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Scontri a Schio
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Tensione nel centro storico di Schio dopo il corteo non autorizzato del centro sociale Arcadia: due agenti feriti, solidarietà della politica alle forze dell’ordine e richiesta di una linea più dura dopo gli scontri

Scontri nel centro di Schio, la politica attacca Arcadia e ringrazia le forze dell’ordine

Schio torna al centro delle cronache per una serata di forte tensione nel cuore della città. Un corteo non autorizzato organizzato dal centro sociale Arcadia, in risposta all’annuncio delle “passeggiate per la sicurezza” promosse da Forza Nuova, ha violato le prescrizioni della Questura dirigendosi verso piazza Almerico da Schio. La situazione è rapidamente degenerata, costringendo la Polizia a un intervento deciso e portando al ferimento di due agenti della Digos.

Il deputato vicentino della Lega, Erik Pretto, definisce l’accaduto “inaccettabile”, sottolineando come “i centri sociali non possano agire ignorando le regole della convivenza civile e democratica”. Pretto ha espresso solidarietà agli agenti feriti, ringraziando tutte le forze dell’ordine “sempre pronte ad adempiere al loro dovere anche in situazioni difficili”.

Durissimo anche il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Garbin, Alex Cioni, che parla di Arcadia come di “un problema di ordine pubblico, non un soggetto culturale da tutelare”. Per Cioni, gli scontri di ieri confermano “la pericolosità di un gruppo che trasforma ogni occasione in un pretesto per creare disordini e contrapposizioni”. Il consigliere punta il dito anche contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marigo, accusata di “continuare a coprire questi soggetti permettendo loro di occupare uno spazio comunale utilizzato come base logistica”.

Cioni chiede una presa di posizione chiara da parte del Comune, contestando “l’ennesima dichiarazione evasiva” che, a suo giudizio, non affronta il problema alla radice. Il capogruppo di FdI ribadisce infine la piena solidarietà alle forze dell’ordine, ricordando che “Schio non ha bisogno di caos, ma di serenità, legalità e rispetto delle regole”.

L’episodio riapre il dibattito sulla gestione degli spazi pubblici concessi ai centri sociali e sull’ordine pubblico in città, con la politica che chiede a gran voce una linea più netta verso forme di protesta giudicate come potenzialmente destabilizzanti per la sicurezza urbana.