
Vicenza perde ben dieci posizioni nella graduatoria finale della trentaseiesima edizione dell’indagine annuale sulla Qualità della Vita nelle Province italiane, pubblicata oggi, lunedì 1° dicembre, da Il Sole 24 Ore, e sui risultati soffia il vento della polemica politica.
Come riferito in mattinata, la provincia berica scivola dall’ottavo al diciottesimo posto rispetto al report dell’anno precedente, ottenendo un punteggio medio finale di 602,4 punti. La classifica, che misura i livelli di benessere nei territori italiani – lo ricordiamo -, tiene conto di 90 indicatori divisi in sei categorie: Ricchezza e consumi, Affari e Lavoro, Demografia, Società e Salute, Ambiente e Servizi, Giustizia e Sicurezza, Cultura e Tempo Libero.
Qualità della Vita, Rucco (FdI) attacca la Giunta Possamai: “Dati impietosi, Vicenza arretra”. Il PD replica: “Attacco strumentale”. Nardin: “Vicenza nelle prime 20 province d’Italia è un risultato positivo”
La consueta classifica annuale de Il Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita nelle province italiane genera reazioni contrastanti a Vicenza, con dichiarazioni seguite alla pubblicazione del report soprattutto sul “declassamento” della provincia berica di ben 10 posizioni, dall’8° posto del 2024 al 18° posto del 2025.
L’accusa di Rucco: “Sicurezza e Cultura in caduta libera”

“I dati pubblicati oggi da Il Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita 2025 sono impietosi e non lasciano spazio a interpretazioni di comodo: Vicenza perde dieci posizioni in un solo anno, passando dall’8° al 18° posto.
Un arretramento secco, che interrompe una stagione di stabilità ai vertici nazionali costruita negli anni passati”, commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ed ex Sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, che punta il dito contro l’attuale amministrazione comunale.
Rucco segnala i dati più allarmanti, a partire dalla sicurezza: “Vicenza precipita al 45° posto, con un crollo di 23 posizioni – dice l’attuale consigliere di minoranza -. Questo certifica, una volta per tutte, che il tema sicurezza non è un’invenzione politica né un argomento ‘agitato dalla destra’, come qualcuno vorrebbe far credere. È un problema reale, misurabile, riconosciuto da un osservatore indipendente”.
Non meno grave è il risultato nell’ambito cultura e tempo libero, dove Vicenza scivola al 68° posto, perdendo 34 posizioni. “Per una città il cui centro storico è riconosciuto dall’UNESCO, questo tracollo rappresenta un campanello d’allarme fortissimo,” ha commentato Rucco, attribuendo la responsabilità dell’arretramento alla Giunta Possamai per “scelte amministrative sbagliate, di priorità invertite e di una sottovalutazione sistematica dei problemi reali della città”.
La replica del PD: “Dati strumentali, la Provincia non è del sindaco”

Alle critiche di Rucco, il capogruppo PD in Consiglio Comunale, Giacomo Bez, risponde parlando di “consueto fuoco di fila delle opposizioni, che tentano di utilizzare la classifica provinciale sulla Qualità della Vita per attaccare il sindaco Possamai e l’amministrazione comunale. È un atteggiamento strumentale e, soprattutto, scorretto nei confronti dei cittadini”.
Il consigliere Bez insiste sulla natura provinciale dei dati, che riguardano 114 Comuni, e non il solo capoluogo. Ricorda inoltre che l’ente provinciale è guidato da un presidente con la tessera di Fratelli d’Italia e la maggior parte dei Comuni vicentini è amministrata dal centrodestra. “Se dunque qualcuno ha interesse a personalizzare i risultati, dovrebbe quantomeno ricordare questo quadro amministrativo. Oppure forse è proprio un attacco a Nardin questo? L’ennesima lite dentro al centrodestra?”
Il PD conclude invitando il centrodestra a rivolgere le proprie energie al Governo in tema di sicurezza, aumentando gli organici delle forze dell’ordine, e ribadendo che l’Amministrazione comunale sta lavorando con serietà e visione, investendo in sicurezza urbana, rigenerazione e cultura, processi che richiedono tempo e continuità e che non possono essere misurati con dati provinciali che dipendono da un ventaglio di fattori extracomunali.
Luca Poncato (Lista Tosetto – Ripartiamo da Vicenza): “Giustizia? Competenza di Roma”

Sulla questione interviene anche Luca Poncato, consigliere comunale di Ripartiamo da Vicenza: “La classifica provinciale sulla Qualità della vita 2025 mette in evidenza un dato che non può essere ignorato: il peggioramento della provincia di Vicenza nel settore giustizia e sicurezza. Non si tratta di una fotografia del Comune capoluogo, come qualcuno vorrebbe far credere, ma dell’intero territorio provinciale, ed è proprio per questo che il dato va letto per ciò che è: il segnale di una fragilità strutturale che riguarda istituzioni e competenze statali, a partire dal sistema giudiziario che mi sta particolarmente a cuore.
Andrea Nardin: “Non si guardi solo agli indicatori negativi”

A ristabilire i termini della discussione interviene anche il Presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, che sottolinea come la classifica sia provinciale e non comunale. Nonostante la flessione al 18° posto, Nardin osserva che Vicenza “si conferma tra le prime venti province italiane, mantenendo un profilo competitivo e attrattivo” e che la discesa “non deve essere letta solo come un arretramento, ma come uno stimolo a rafforzare le politiche di sviluppo”.
Nardin evidenzia che il dato di quest’anno è un richiamo alla responsabilità per continuare a lavorare, valorizzando le grandi potenzialità della provincia e investendo su scuola, sicurezza, ambiente e cultura.
“Vicenza registra buoni risultati in Affari e lavoro – afferma il presidente della provincia -, dove conquista 23 posizioni assestandosi al 19° posto, e in Ambiente e servizi, dove recupera 7 posizioni e si piazza al 4° posto a livello nazionale. In quest’ultima categoria si distinguono la qualità della vita di anziani (7° posto) e bambini (10° posto). Permane tuttavia un punto debole nell’indice di salubrità dell’aria, dove la provincia è al 100° posto“.
Le maggiori difficoltà si confermano nelle categorie criticate da Rucco: Cultura e Tempo libero (68° posto, -34 posizioni) e Giustizia e sicurezza (45° posto, -23 posizioni).







































