
Sugli Scontri di Schio giunge un intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Rucco che sostiene di non aver gradito la presa di posizione del collega di Alleanza Verdi Sinisitra, Carlo Cunegato (leggi qui).
“Parlare di una fantomatica dottrina Piantedosi – commenta l’ex sindaco ed attuale consigliere di minoranza di Vicenza – che vorrebbe sopprimere il dissenso è un’accusa grave e del tutto infondata. E che a sostenerla sia un neoconsigliere regionale rende il tutto ancora più preoccupante. Toni così incendiari rischiano di alimentare la rabbia di quei contesti estremisti legati ai centri sociali che, anche recentemente, hanno mostrato la loro vocazione alla violenza, come dimostrato anche dall’assalto alla sede de La Stampa a Torino. La violenza non si giustifica, non si minimizza e non si strumentalizza”.
Francesco Rucco, scende poi nel merito degli scontri di Schio: “La piazza deve essere un luogo di confronto. Chi non rispetta le prescrizioni del Prefetto commette un errore, trasformare gli scontri tra le autorità e gli antagonisti in un processo politico alle forze dell’ordine e al Ministero dell’Interno è del tutto scollegato dalla realtà. Manifestare è un diritto, fare violenza e accusare sistematicamente chi tutela la sicurezza pubblica è una distorsione inaccettabile”.
“Il tema sicurezza – prosegue il politico meloniano – non si affronta con slogan ideologici, ma con un approccio integrato in cui Stato, Regioni, Province e Comuni svolgono ciascuno la propria parte. È una linea che ho sostenuto da sempre e che guiderà il nostro lavoro in Consiglio regionale, a partire dalla riforma della Polizia Locale. Oggi paghiamo anni, a livello nazionale, di lassismo della sinistra: immigrazione incontrollata, comunità lasciate sole e una giustizia di una certa minoranza ideologizzata della magistratura che rimette in libertà delinquenti appena arrestati, nonostante l’ottimo lavoro delle forze dell’ordine.
Basta ideologia e polemiche strumentali: servono responsabilità, collaborazione e soluzioni concrete per garantire comunità più sicure e più coese”, conclude Rucco, esprimendo solidarietà al Questore Zerilli e alle forze dell’ordine.







































