Schio, più decoro e sicurezza negli spazi pubblici con le modifiche al Regolamento di Polizia Urbana

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Strumenti più chiari ed efficaci per gestire decoro e sicurezza nei punti più sensibili della città di Schio, come centro storico, parchi, stazione e aree intorno alle scuole: sono le modifiche al Regolamento di Polizia Urbana che, esaminate in Commissione lo scorso 26 novembre, verranno portate all’approvazione in Consiglio comunale a dicembre.

Il vicesindaco di Schio Barbara Corzato sottolinea la necessità di norme chiare e applicabili per riportare ordine e buonsenso nelle varie situazioni che si verificano ogni giorno: «Questa revisione – spiega – aggiorna strumenti utili alle forze dell’ordine e recepisce le richieste che in questi mesi ci sono arrivate da residenti, commercianti e cittadini. Un’operazione volta a garantire fruibilità, vivibilità e proteggere chi qui vive, studia e lavora. È a loro che questa riforma vuole dare risposte efficaci».

Il Comandante della Polizia locale Simone Pellegrinelli precisa che si tratta di un intervento in linea con le linee strategiche delineate dalla Legge 48/17 che ha introdotto il cosiddetto Daspo urbano: «Uno strumento importante per migliorare l’efficacia dell’azione degli organi di polizia nell’ambito della quotidiana attività di presidio del territorio. L’adozione da parte dell’amministrazione rappresenta un esempio virtuoso di sinergia nelle azioni di sicurezza integrata per migliorare la vivibilità ed il decoro della Città”. L’intervento più significativo riguarda infatti il recepimento del cosiddetto “Daspo urbano”, ora inserito nel regolamento cittadino: significa che, di fronte a episodi di indebito stazionamento che disturbano la quiete, generano insicurezza, disagio o compromettono il decoro e la sicurezza urbana, le forze dell’ordine potrà potranno disporre un ordine di allontanamento di 48 ore dalla zona interessata. Uno strumento preventivo, pensato per fermare sul nascere situazioni problematiche e contenere la reiterazione delle condotte. Nei casi più gravi o ripetuti, sarà poi la Questura di Vicenza, a valutare eventuali provvedimenti ulteriori.

A essere riviste sono anche le norme sul decoro cittadino. L’ex articolo 22 e l’ex articolo 24 diventano un testo unico che chiarisce cosa rientra nei comportamenti contrari alla decenza: bivacchi impropri, utilizzo indebito delle pensiline come luogo di dimora, ubriachezza molesta, danneggiamenti, atti che creano disagio o degradano gli spazi pubblici. Con questa operazione non vengono introdotti nuovi divieti ma viene fatto ordine a regole già esistenti, così da evitare interpretazioni incoerenti e consentire agli operatori di agire con criteri uniformi.