Operaio travolto da un muletto a Brendola, grave al Cazzavillan di Arzignano

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Tecnici dello Spisal in azione infortunio lavoro brendola
Tecnici dello Spisal in azione (archivio)

Un operaio è rimasto vittima questa mattina di un grave infortunio sul lavoro all’interno della ditta Fisep a Brendola, in provincia di Vicenza. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato travolto da un muletto che era in manovra, procurandogli diversi traumi. L’operaio è stato immediatamente soccorso e ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Cazzavillan di Arzignano.

A dare l’allarme sono stati i colleghi che hanno immediatamente prestato le prime cure al ferito e richiesto l’intervento del Suem 118. I paramedici hanno stabilizzato l’operaio, che è stato poi trasportato d’urgenza al pronto soccorso. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici dello Spisal dell’Ulss 8 Berica, che ora dovranno ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto.

Rifondazione Comunista: “Sicurezza sacrificata sull’altare della produttività”

Il Partito della Rifondazione Comunista di Vicenza è intervenuto sull’accaduto con una dura nota politica, definendo il grave incidente “l’ennesima dimostrazione di come in questo Paese la sicurezza sul lavoro continui a essere sacrificata sull’altare della produttività e della riduzione dei costi”.

Il partito ha espresso solidarietà al lavoratore ferito e alla sua famiglia, definendo “inaccettabile” che nel 2025 si continui a rischiare la vita sul posto di lavoro. La sicurezza richiesta è quella che “garantisce che i nostri cari tornino sani dal posto di lavoro, non quella fatta di norme disattese o controlli insufficienti”.

Rifondazione Comunista chiede con forza un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro con investimenti pubblici immediati; l’aumento degli ispettori del lavoro e controlli capillari, reali, non simbolici; l’introduzione di responsabilità più severe per chi non rispetta le norme sulla sicurezza come il reato di omicidio sul lavoro la dove vengono riscontrate gravi irregolarità da parte dei datori di lavoro; e il rafforzamento del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la tutela delle organizzazioni sindacali nei luoghi di lavoro. “Le vite dei lavoratori vengono prima dei profitti: questo principio non è negoziabile”, conclude la nota.

L’allarme dei sindacati sui dati degli infortuni

Anche Uil Veneto ha espresso forte preoccupazione per l’ennesimo incidente. “Apprendo con preoccupazione che un operaio, questa mattina, è stato vittima di un infortunio sul lavoro a Brendola, in provincia di Vicenza. Da quanto ho letto sui giornali online l’uomo verserebbe in gravi condizioni”, ha dichiarato Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto.

“Purtroppo non vorremmo mai leggere notizie di questo tipo soprattutto se si pensa ai numerosi protocolli e azioni messi in campo insieme alle istituzioni. Non sono abbastanza? Bisogna domandarselo e fare una profonda riflessione”, ha aggiunto Toigo. Il segretario ha poi citato i dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre, secondo cui “alla fine di ottobre 2025 le denunce di infortunio totali risultano in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024: erano 58.490 e ora sono 60.052. In particolare, a Vicenza si sono registrate 10.911 denunce“.