Roberto Ciambetti, il saluto dell’ex presidente del Consiglio regionale del Veneto

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Roberto Ciambetti, ex presidente del Consiglio della regione del Veneto

Roberto Ciambetti, ex presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha salutato oggi Palazzo Ferro Fini. Le scorse elezioni regionali, vinte dal Centrodestra, hanno sancito la sua mancata riconferma nel Parlamentino veneto, essendo risultato secondo non eletto nella circoscrizione Vicenza, nella Lista della Lega, con 3689 preferenze.

Il suo volto e la sua biografia campeggiano ancora sulla pagina web del sito istituzionale in attesa che venga eletto oggi il nuovo presidente del Consiglio che – per quanto appreso e riportato da queste pagine – potrebbe interessare un’altra figura di spicco della politica berica.

Commosso ed emozionato il suo commiato, rivolgendosi all’intera struttura consiliare regionale di Palazzo Ferro-Fini: “Oggi non è un giorno qualunque. È un giorno che porta con sé il peso leggero e insieme profondo dei passaggi di testimone, di quei momenti in cui ci si ferma un istante, ci si volta indietro e si guarda la strada percorsa. Dieci anni non sono un dettaglio: sono un tempo lungo, fatto di giornate intense, di decisioni difficili, di responsabilità assunte con serietà, ma soprattutto di relazioni umane costruite nel tempo.

Desidero salutare, uno ad uno, idealmente, tutti: i dirigenti, i funzionari, i dipendenti, l’intera struttura del Consiglio regionale del Veneto. In questi anni ho avuto il privilegio di lavorare accanto a una comunità professionale straordinaria, fatta di competenze solide, di dedizione silenziosa, di senso delle istituzioni che spesso non fa notizia ma che tiene in piedi la democrazia ogni giorno. Il Consiglio regionale non è solo un luogo fisico o un organigramma: è un organismo vivo, che funziona perché ciascuno fa la propria parte con rigore e rispetto”.

Roberto Ciambetti, originario di Sandrigo, comune vicentino dal quale è iniziata la sua carriera politica, è stato assessore della Provincia di Vicenza, oltre che assessore della Regione e, infine presidente del consiglio.

“Ho imparato molto da voi – ha proseguito -. Ho imparato che il buon funzionamento delle istituzioni non nasce mai dai proclami, ma dalla continuità, dalla precisione, dalla capacità di tenere insieme il rispetto delle regole e l’intelligenza delle situazioni. Ho visto professionalità affrontare momenti complessi con equilibrio, cambiamenti profondi con spirito costruttivo, emergenze impreviste con senso del dovere. Tutto questo lascia un segno, anche in chi, come me, ha avuto il ruolo di rappresentare e guidare.

In dieci anni abbiamo attraversato stagioni diverse, politiche e umane. Nulla è stato scontato. E se oggi questo Consiglio è una istituzione riconosciuta, autorevole, rispettata, lo è anche grazie al lavoro quotidiano di chi spesso resta lontano dai riflettori, ma non per questo meno essenziale.

A tutti va il mio ringraziamento più sincero, non formale, non rituale: un grazie che nasce dalla consapevolezza di ciò che si costruisce solo insieme. Concludo questo mandato con un sentimento di gratitudine e, lo dico senza retorica, anche con un pizzico di emozione. Le istituzioni continuano, fortunatamente, oltre le persone. Ma le persone lasciano tracce, relazioni, memoria.

Spero che il lavoro fatto in questi anni abbia contribuito, almeno in parte, a rafforzare il senso di appartenenza, la dignità del ruolo di ciascuno, l’orgoglio di servire il Veneto attraverso questa Assemblea. Auguro ad ognuno di continuare a lavorare con la stessa serietà, con la stessa passione discreta, con lo stesso amore per il bene pubblico. Porterò con me questa esperienza come una delle più significative della mia vita istituzionale e umana”, ha concluso Ciambetti.