
I consiglieri regionali del Pd Chiara Luisetto e Antonio Dalla Pozza hanno espresso pieno sostegno alla petizione promossa dai cittadini di Torrebelvicino e Valli del Pasubio, che hanno raccolto quasi duemila firme per chiedere il ripristino del servizio dei medici di medicina generale. Una situazione, quella della mancanza del medico di base, che non riguarda solo i due comuni vicentini: “È il segno di un Veneto che rischia di lasciare indietro intere comunità – dicono i due consiglieri – Non possiamo accettare il diritto alla salute diventi una questione geografica”. La carenza di medici rischia di lasciare centinaia di persone, soprattutto anziane, senza assistenza di base: “Significa – sottolinea Luisetto – nella pratica essere costretti a spostarsi per chilometri solo per una prescrizione o un controllo”.
Una situazione frutto di una programmazione sbagliata, ribadiscono Luisetto e Dalla Pozza, che non ha previsto un ricambio generazionale adeguato né incentivi per garantire la presenza dei medici nelle aree montane e periferiche: “I cittadini stanno facendo la loro parte, sollevando il problema e mobilitandosi, ma la Regione non attua un piano mirato per invertire la rotta. Chiediamo da anni un sistema di incentivi, l’avvio di una specializzazione ad hoc in medicina generale e possibilità di carriera che rendano più appetibile la professione: servono politiche di prossimità, non scaricabarile.” Insomma, la salute non può dipendere dal CAP di residenza. “Il neoassessore alla sanità – aggiungono gli esponenti Pd – ha parlato di ospedale liquido che arriva nelle case, purtroppo però, la realtà è fatta di cittadini che devono fare chilometri per avere servizi essenziali, ed è la sanità a rischiare di diventare liquida non dando risposte”.
Luisetto e Dalla Pozza chiederanno alla Giunta di attivare misure straordinarie per le zone carenti, in modo che il Veneto garantisca uguali diritti a chi vive nelle città come a chi abita nelle vallate o nei paesi più piccoli. I due consiglieri concludono con un ringraziamento alle comunità di Torrebelvicino e Valli de Pasubio: “Ringraziamo i cittadini che hanno promosso la petizione: la loro mobilitazione è un segnale forte e civile, un richiamo a una politica che torni a prendersi cura, davvero, delle persone e dei territori”.




































