I vicentini confermano la voglia di convivialità fuori casa per le festività di Natale imminenti: il pranzo del 25 dicembre al ristorante si preannuncia da tutto esaurito in gran parte dei locali della provincia di Vicenza. A tracciare il bilancio positivo è Fipe-Confcommercio Vicenza, che rileva prenotazioni già sature in molti casi fin dal mese di ottobre.
“C’è chi aveva già tutti i tavoli occupati da tempo, ma in generale il trend è in linea con gli ottimi numeri degli ultimi anni”, conferma Gianluca Baratto, presidente provinciale dell’associazione di categoria. I dati confermano come la scelta di trascorrere il Natale al ristorante sia ormai un’abitudine consolidata per le famiglie del territorio, che cercano nel servizio professionale la qualità e il relax delle Feste.
Per quanto riguarda le modalità del servizio, la tendenza è chiara: la stragrande maggioranza dei ristoratori vicentini propone la formula del menu degustazione tutto compreso, mentre sono ormai una rarità i locali che offrono il pranzo à la carte per il giorno di Natale.
Sul fronte dei costi, la forbice media rilevata da Fipe-Confcommercio si attesta tra i 50 e gli 80 euro a persona. Naturalmente, precisa Baratto, si trovano offerte che si discostano da questa media verso l’alto o verso il basso a seconda della tipologia di locale e del target di riferimento, ma la qualità media resta il punto di forza dell’offerta berica.
A trionfare nei piatti sarà, come da tradizione, la cucina del territorio. Protagonisti assoluti i grandi classici della gastronomia locale, dai primi piatti di pasta fresca ai bolliti, fino ai dolci tipici vicentini.
Quest’anno, inoltre, i ristoratori sentono una responsabilità particolare dopo il riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. “Sentiamo ancor più questo straordinario traguardo”, conclude Baratto. “Natale è l’occasione ideale per avvicinare i vicentini al tesoro di sapori che la nostra cucina sa riservare, valorizzando le tipicità che promuoviamo tutto l’anno attraverso le rassegne enogastronomiche”.
