Export Vicenza in ripresa: balzo della gioielleria e volano gli Emirati Arabi nel 2025

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L’export manifatturiero vicentino dà segnali di vitale ripresa e si prepara a chiudere il 2025 in risalita. Secondo l’ultimo rapporto realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza, la flessione delle vendite all’estero nei primi nove mesi dell’anno è rallentata drasticamente, assestandosi a un contenuto -0,4% contro il pesante -1,7% registrato nel 2024.

Il miglioramento della dinamica berica risulta più marcato rispetto alla media regionale, che pure segna un progresso pur restando a -1,3%. Nel panorama veneto, Vicenza si colloca tra le province più stabili insieme a Belluno (-0,6%), distanziando nettamente le forti contrazioni di Venezia (-13,2%) e Rovigo (-5,4%). In controtendenza positiva si muovono invece Padova (+0,9%) e Verona (+1,2%).

Export Vicenza: Gioielleria e Alimentare trascinano le piccole imprese

Il comparto a maggior concentrazione di micro e piccole imprese (MPI) mostra una sostanziale tenuta, con una variazione positiva dello +0,1%. A trainare questo segmento sono l’Oreficeria e il settore Alimentare, entrambi protagonisti di una crescita solida del +5,1%.

Permangono invece difficoltà per il comparto casa e moda: soffrono il Mobile (-6,3%) e gli articoli in pelle (-4,6%), mentre appare in netto rallentamento la caduta dell’abbigliamento (-1,6%) e dei prodotti in metallo (-1,4%). Tra gli altri settori manifatturieri spicca il balzo degli autoveicoli e rimorchi (+19,9%) e la crescita del farmaceutico (+4,0%). Stabili i macchinari, che si confermano la colonna portante del “Made in Vicenza”, mentre crolla l’export di elettronica e ottica (-27,8%).

Nuove rotte commerciali: il balzo degli Emirati Arabi

L’analisi geografica evidenzia un profondo rimescolamento delle rotte commerciali. Se i partner storici restano in lieve flessione, il recupero è evidente: la Germania passa dal -10,6% del 2024 a un quasi nullo -0,3%, mentre gli USA riducono il calo all’1,5%.

La vera sorpresa arriva dai mercati emergenti e strategici. L’export vicentino verso gli Emirati Arabi Uniti vola con un +21,5%, seguito dalle ottime performance in Polonia (+8,7%), Austria (+4,6%) e Spagna (+4,0%). Al contrario, si raffredda l’asse con la Cina (-17,2%) e la Turchia (-12,4%). Un dato politico e commerciale di rilievo riguarda l’Europa: le esportazioni verso i mercati UE sono in netta ripresa (+0,6%), a fronte di un mercato extra UE che segna ancora un passo falso (-1,5%).

Cavion: “Le imprese hanno investito nel tempo d’attesa”

“I dati ci prospettano una chiusura d’anno in risalita dopo un periodo caratterizzato da un’incertezza che rischiava di paralizzare”, commenta il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion. Secondo il leader degli artigiani berici, le imprese hanno saputo investire in formazione e innovazione durante la fase di stallo, riuscendo a intercettare la ripresa del mercato europeo.

Fondamentale è stata la capacità di rivedere rapidamente le destinazioni dei prodotti. Cavion sottolinea l’importanza dei desk operativi all’estero, come quelli recentemente attivati in Sud Africa e Canada, che si affiancano ai presidi in Guatemala, Colombia, Cina e Russia, oltre alle recenti missioni esplorative in Vietnam e Colombia per supportare il Made in Italy nei mercati in via di sviluppo.


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