Vicenza-Schio, “tirata d’orecchi” della Lega a FdI: Pretto ricorda a Giovine che il primo impegno fu del Carroccio

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Erik Pretto

La corsa all’elettrificazione della ferrovia Vicenza-Schio non è solo una sfida infrastrutturale, ma diventa terreno di confronto politico interno alla stessa maggioranza di governo. Dopo l’annuncio del deputato di Fratelli d’Italia, Silvio Giovine, relativo all’approvazione di un Ordine del Giorno nella Legge di Bilancio 2026, arriva la precisazione di Erik Umberto Pretto.

Il deputato vicentino della Lega, con una nota che sa di “richiamo” alla memoria storica e al gioco di squadra, ha voluto puntualizzare la genesi dell’iniziativa parlamentare, rivendicando la continuità di un impegno che parte da lontano.

Pur accogliendo con favore il nuovo passaggio parlamentare, Pretto ha tenuto a precisare che il tema non è una novità assoluta dell’ultima ora. “Per correttezza faccio presente che il medesimo tema era stato affrontato anche in sede di Legge di Bilancio 2024, con un Ordine del Giorno a mia prima firma poi sottoscritto dai colleghi Giovine e Caretta, accolto dal Governo il 29 dicembre 2023”, ha ricordato l’esponente del Carroccio.

L’affondo di Pretto sembra voler ricondurre l’entusiasmo di Giovine — che ieri aveva parlato di un “segnale chiaro del Governo Meloni” per un’opera attesa da trent’anni — entro i binari di un lavoro corale e di lungo periodo.

Il deputato della Lega non nega l’importanza del voto della scorsa notte, anzi auspica che questo “secondo favorevole passaggio parlamentare possa attribuire maggiore forza alle nostre istanze”. Tuttavia, il messaggio politico inviato al collega di coalizione è netto: l’elettrificazione della Vicenza-Schio è un obiettivo che richiede unità e non corse solitarie per piantare la bandierina di partito.

“L’adeguata valorizzazione di questa infrastruttura richiede l’attivazione delle migliori sinergie fra i vari rappresentanti istituzionali del nostro territorio, indipendentemente dalla loro appartenenza partitica”, ha incalzato Pretto, chiudendo con un monito significativo: “Anche in Politica, vince sempre la squadra”.

Nelle stesse ore, anche Francesco Rucco, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, aveva plaudito a quanto sottolineato da Giovine: “Accolgo con grande favore l’approvazione alla Camera, dell’Ordine del giorno a prima firma dell’onorevole Silvio Giovine – ha detto -, che impegna il Governo sullo stanziamento delle risorse necessarie
per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Vicenza–Schio”.

Sullo sfondo resta la rilevanza dell’opera: la conversione da gasolio a elettrico della tratta è vitale per l’Alto Vicentino, un distretto industriale che necessita di collegamenti rapidi e sostenibili per pendolari e merci. Se ieri Giovine aveva messo l’accento sulla rottura con il passato e sull’impegno del proprio partito, oggi la Lega rivendica la paternità dell’impulso originario, richiamando FdI a una narrazione più condivisa.

La sfida per il territorio, ora, è che questa dialettica interna al centrodestra si trasformi in una reale accelerazione dei cantieri, evitando che l’elettrificazione resti imbrigliata in un duello di comunicati tra gli alleati di governo.