La luce, così come il calore e un riparo, rappresentano da sempre un rifugio sicuro contro i pericoli da cui l’uomo si sente minacciato. Anche se fortunatamente non siamo più all’età della pietra, la luce rappresenta ancora un fattore di sicurezza e, istintivamente ci sentiamo più protetti in un ambiente illuminato rispetto a un ambiente poco illuminato o completamente oscuro.
Questo deriva principalmente dal fatto che grazie a una buona illuminazione siamo in grado di percepire prima e con più efficacia le eventuali minacce che possono attentare alla nostra sicurezza, dandoci anche la possibilità di individuare più velocemente le possibili vie di fuga.
Un’adeguata illuminazione delle città, soprattutto dei centri storici in cui il traffico pedonale è incoraggiato e la movida anima le serate estive, è un fattore essenziale per invogliare turisti e cittadini a rimanere fuori a lungo, socializzare e frequentare locali.
Quando l’illuminazione delle strade non è sufficiente o non è ben distribuita si ha immediatamente l’impressione di trovarsi in una zona pericolosa, magari poco curata o mal frequentata. Se a questo si aggiunge sfortunatamente una traballante gestione dei rifiuti e del decoro urbano, l’affluenza turistica inevitabilmente diminuisce fino a scomparire del tutto nei casi peggiori.
Oltre a rendere più vivibili e più sicure le città, una corretta illuminazione rende anche più sicure le abitazioni poiché scoraggia le effrazioni e rende più facilmente individuabili i tentativi dei malintenzionati, nonché l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.
Rendere più sicura una casa attraverso una corretta gestione dell’illuminazione perimetrale non è difficile, ma dev’essere eseguita con cura. Innanzitutto andranno illuminati tutti gli accessi e i punti più facilmente raggiungibili dai malintenzionati, come i balconi e le finestre posti al primo piano. Nel caso di una casa unifamiliare sarà necessario anche provvedere a un’omogenea illuminazione delle zone esterne come giardini e viali d’accesso. Nel caso di ampie aree esterne non sarà sufficiente affidarsi a lampade perimetrali da parete, ma sarà assolutamente necessario distribuire nella zona centrale del giardino o del patio un numero di punti luce sufficiente a illuminare l’interezza della zona, aggirando anche eventuali ostacoli costituiti da alberi ad alto fusto e strutture in muratura.
Se invece si vive in un condominio si dovrà pensare anche a illuminare la tromba delle scale e tutte le altre aree comuni che i malintenzionati potrebbero utilizzare per accedere alle zone private o per aggredire i condomini.
Nel periodo estivo aumentano tradizionalmente i furti in appartamento, dal momento che i malintenzionati approfittano con grande facilità della prolungata assenza degli inquilini per agire indisturbati. In genere chi progetta un colpo sceglie sempre con grande accuratezza l’abitazione da colpire e studia a lungo il terreno su cui si trova ad operare prima di passare all’azione.
Anche in questo caso un attento utilizzo dell’illuminazione può fungere da dissuasore per i ladri della zona. Una tecnica piuttosto vecchia ma sempre molto efficace è quella di lasciare una luce accesa in casa durante la propria assenza (magari una luce a LED, per ridurre drasticamente i consumi).
Se si prevede di rimanere lontano da casa per giorni o settimane, sarebbe intelligente installare un timer che accenda una luce notturna dando l’illusione che la casa sia ancora abitata. Proprio la stessa logica seguita dalla luce notturna dedicata alle camerette di bambini, per combattere la paura del famigerato “Uomo Nero”.
I timer più sofisticati attualmente in commercio sono in grado di accendere la luce a intervalli casuali, dando la sensazione che la casa sia realmente abitata: se la luce dovesse accendersi sempre allo stesso orario o per un determinato lasso di tempo, i malintenzionati avrebbero gioco facile nel capire il trucco, ignorarlo o aggirarlo.
Il massimo della sicurezza consisterebbe nell’installare un sistema di sorveglianza con telecamere, possibilmente controllabile da remoto. Se non è possibile ricorrere a questo genere di soluzioni, la collaborazione tra vicini è un’arma a buon mercato: controllare le abitazioni dello stabile o del quartiere e segnalare eventuali situazioni sospette alle forze dell’ordine è ancora una delle strategie di sicurezza più efficaci su cui poter contare.
Anche in questo caso una corretta illuminazione dei punti critici della propria casa faciliterà il compito ai vicini e renderà più sicura l’intera zona.