
Domani, martedì 29 luglio 2025, 250 giovani partiranno da vari punti della diocesi di Vicenza verso Roma per vivere il loro Giubileo fino a domenica 3 agosto. Con loro sarà presente anche il vescovo della diocesi di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto, che accompagnerà i giovani nei diversi incontri, celebrazioni, catechesi.
Fino a sabato 2 agosto i vicentini saranno ospitati nelle parrocchie di Gesù Operaio e San Martino a Monterotondo (Roma). Insieme a loro anche i quasi 400 giovani di Treviso che condivideranno l’ospitalità nelle stesse parrocchie di Monterotondo, oltre che nella parrocchia della Vergine del Carmine (Scalo).
Altri 100 giovani vicentini raggiungeranno Roma sabato 2 agosto per la veglia con il Papa a Tor Vergata. Si tratta di un momento sempre molto atteso che diventa spesso la consegna di un messaggio speciale, dedicato proprio ai giovani, da parte del Pontefice. Domenica 3 agosto il Giubileo dei giovani si concluderà con la Messa presieduta da Leone XIV, sempre a Tor Vergata.
Dalla diocesi berica partiranno in questi giorni anche altri giovani dalle parrocchie, dal Comune dei giovani di Bassano del Grappa, dal Cammino Neocatecumanale e da altre realtà associative.
Tra i diversi appuntamenti del Giubileo ordinario che la Chiesa celebra nel 2025, quello dei giovani è il più atteso, anche per il numero di pellegrini previsti a Roma: sono infatti 500.000 i giovani in arrivo da tutto il mondo, 5.000 quelli che si sono organizzati con le diocesi del Triveneto.
“Siamo grati alla diocesi Sabina-Poggio Mirteto che ha messo a disposizione luoghi e persone per permettere a tanti giovani di vivere l’esperienza del Giubileo”, ha detto il vescovo Giuliano. “E’ un’occasione che si vive ogni 25 anni, come Giubileo ordinario, e penso che sia particolarmente interessante vedere tanti giovani dei nostri vicentini alla prima esperienza internazionale perché significa che viviamo un ricambio generazionale, reso possibile grazie a chi ha vissuto le precedenti esperienze, in particolare le Giornate Mondiali della Gioventù. I giorni trascorsi insieme permetteranno di condividere le cose più semplici, come viaggi e pasti, ma soprattutto esperienze forti dal punto di vista umano e di fede”, ha concluso il Vescovo.