
Il fenomeno degli immobili commerciali sfitti nel centro storico di Vicenza, che ha raggiunto livelli preoccupanti, è al centro di una nuova iniziativa politica, seppur di respiro nazionale.
La senatrice vicentina Daniela Sbrollini di Italia Viva ha infatti depositato al Senato un disegno di legge mirato a disincentivare la pratica di lasciare gli immobili commerciali privi di un contratto di affitto per oltre dodici mesi.
La proposta della senatrice prevede un aumento dell’Imu e della Tari fino a tre volte per questi locali, con l’obiettivo di contrastare non solo l’inutilizzo economico ma anche il danno d’immagine e il degrado urbano che ne derivano. L’aumento delle imposte verrebbe però sospeso in caso di riutilizzo, anche temporaneo, dell’immobile, e cesserebbe completamente con la stipula di un contratto di locazione o di utilizzo gratuito della durata minima di tre anni.
Sbrollini ha scelto Vicenza per presentare questa iniziativa non solo per la sua provenienza territoriale, ma proprio perché in città la questione dei locali sfitti è particolarmente sentita, spesso a causa di affitti considerati troppo alti dai proprietari che preferiscono l’inutilizzo a una riduzione del canone.
Sulla proposta della senatrice è intervenuto anche il consigliere comunale Jacopo Maltauro, fresco di approdo in Forza Italia ed ex Lega. Maltauro riconosce che l’iniziativa parlamentare della senatrice Sbrollini va nella direzione corretta, affrontando un tema cruciale per il futuro della città storica di Vicenza. Tuttavia, a suo parere, un aumento delle sole imposte non sarebbe sufficiente per risollevare le sorti di un centro storico sempre più afflitto dal degrado e carente di investimenti imprenditoriali.
Maltauro sollecita l’amministrazione comunale a recepire l’attenzione posta dalla senatrice e a programmare un piano di rilancio serio e di ampio respiro, da sviluppare in un orizzonte triennale e in stretta collaborazione con le categorie economiche.
La sua prima proposta concreta è quella di dotare Vicenza di un “City Manager” con esperienza e curriculum qualificati, una figura in grado di stilare un piano programmatico di rilancio basato su relazioni e pratiche consolidate. Si tratta di affiancare all’assessorato competente una figura proveniente dal privato, orientata al raggiungimento di obiettivi specifici, che potrebbe dare un impulso significativo e originale al modo in cui la città affronta il problema.
Il consigliere di Forza Italia argomenta che “alzare le tasse non sposta gli equilibri”, e che la Tari, in particolare, incide per poche centinaia di euro all’anno. Pur riconoscendo l’intenzione di incoraggiare chi non affitta, Maltauro sottolinea che la leva fiscale dovrebbe essere solo una componente di un ragionamento più ampio e complessivo, che al momento manca. Come Vice Presidente della commissione attività produttive del Comune di Vicenza, Maltauro si aspetta un impegno serio da parte dell’Amministrazione comunale già a partire dall’estate su quello che definisce un fronte cruciale per il futuro del tessuto economico e sociale vicentino.