400 libri per il San Bortolo: inaugurata la biblioteca in ospedale, a disposizione dei ricoverati, degli utenti giornalieri e dei visitatori

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biblioteca in ospedale
Inaugurata al San Bortolo di Vicenza la nuova "biblioteca in ospedale"

Qualcosa da leggere durante la degenza, mentre ci si sottopone una cura in day hospital,  in attesa di una visita o di un esame, o magari mentre si fa compagnia a qualcuno: da ora in avanti all’ospedale San Bortolo di Vicenza non serve portarsi i libri da casa perché la struttura si è dotata del servizio di “biblioteca in ospedale”. Ad inaugurare ufficialmente la biblioteca sono stati il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Patrizia Simionato insieme al Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, al presidente della Biblioteca Civica Bertoliana Alberto Galla e ai presidenti dei club Rotary che hanno contribuito al progetto, il Club Rotary Vicenza Berici, il Club Rotary Vicenza e il Club Rotary Vicenza Palladio. A gestire il servizio sarà invece il Club Interact Vicenza Berici.

In realtà quella del San Bortolo non è la classica biblioteca e nemmeno una sala lettura: si tratta invece di una presenza diffusa in diverse zone dell’ospedale, dove, in speciali librerie, saranno suddivisi circa 400 volumi. Una suddivisione che ove possibile seguirà la logica dei possibili utenti, per esempio vicino a chirurgia pediatrica saranno collocati soprattutto libri per bambini e ragazzi. Nell’atrio dell’ingresso principale poi si può trovare un corner informativo.

Patrizia Simionato, direttore generale dell’Ulss 8 Berica, ha evidenziato come questo nuovo servizio contribuisca all’umanizzazione della sanità: «L’ospedale è un luogo di cura, ma anche un luogo di attesa, sia per i pazienti ricoverati sia per i familiari. La creazione di questa biblioteca è un modo per dare un valore a questo tempo e conferma il nostro impegno a garantire maggiore confort e accoglienza per pazienti e familiari». La lettura, ha concluso la dottoressa Simionato, aiuta anche a “viaggiare” con la mente e a non essere sempre focalizzati sulla preoccupazione della malattia: «In questo modo si favorisce anche un atteggiamento positivo che rappresenta esso stesso un ingrediente importante nel processo di guarigione».

Un’idea semplice che concretizza l’idea di lavorare per il benessere della comunità: è questa la definizione che il Sindaco Possamai ha dato della nuova iniziativa: «Il progetto è il frutto di una virtuosa collaborazione tra la consigliera comunale, nonché infermiera, Sara Maran, che ha avuto l’idea, subito spalleggiata da Massimiliano Zaramella, medico ospedaliero e presidente del Consiglio comunale, il Rotary club Vicenza Berici, che l’ha realizzata con gli altri Rotary, la direzione generale dell’Ulss 8 Berica che ha concesso con entusiasmo gli spazi e infine la biblioteca Bertoliana che si è messa a disposizione con tutta la competenza e la passione del suo personale. Come sindaco non posso che ringraziare gli attori di questo piccolo grande progetto, certo che sarà apprezzato dalle persone di ogni età che frequentano il San Bortolo».

Anche il presidente della Bertoliana Alberto Galla ha messo in evidenza l’importanza della lettura come momento di conforto e sostegno nei momenti difficili, e ha poi rivolto un ringraziamento ai ragazzi dell’Interact Vicenza Berici: «In questo virtuoso concorso di buone pratiche, vanno ricordati i giovani ragazzi del club Interact Vicenza Berici, già protagonisti di iniziative in Bertoliana, che di questi corner sono stati gli allestitori materiali, insieme al personale della Biblioteca, e saranno i futuri “gestori” dell’organizzazione dei corner stessi».

Ha concluso Alvise Cappellaro del Rotary Club Vicenza Berici: «Questo service incarna perfettamente lo spirito e gli obiettivi del Rotary, poiché interviene contemporaneamente in modo benefico in due delle principali aree di azione della nostra associazione, quali la salute e la cultura, facendo rete tra più attori della società civile, senza risolversi in una semplice sovvenzione di denaro, ma coinvolgendo anche le capacità professionali dei singoli soci e l’impegno delle nuove generazioni».