A Malta inasprite le regole sul lavoro straniero dal 1° agosto

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VALLETTA (MALTA) (MNA/ITALPRESS) – Malta inizierà a implementare la prima fase della sua Politica sulla Migrazione del Lavoro il 1° agosto, con 12 delle 20 misure proposte che entreranno in vigore. La politica, introdotta dal Ministero del Lavoro a gennaio per la consultazione pubblica, mira a modernizzare il quadro normativo relativo all’occupazione dei cittadini di paesi terzi (TCN) e ad allinearlo alle esigenze economiche in evoluzione del paese. Il Ministro per gli Affari Interni, la Sicurezza, le Riforme e l’Uguaglianza, Byron Camilleri, ha sottolineato come la politica si basi su quattro principi fondamentali: stabilità del mercato del lavoro, tutela dei diritti dei lavoratori, controlli più rigorosi e investimenti strategici nelle competenze.

“L’economia che abbiamo oggi non è la stessa di quando la disoccupazione era la preoccupazione principale,” ha osservato Camilleri. “Oggi bisogna affrontare nuove sfide con decisioni che riflettano il dovere del governo di fornire una direzione chiara e stabilità al paese”.

Durante il processo di consultazione, esteso oltre il periodo legale per favorire un coinvolgimento più profondo, la politica ha ricevuto ampio sostegno da parte dei partner sociali e del pubblico, secondo quanto riferito dal ministro. Tra le principali riforme che entreranno in vigore ad agosto figurano una maggiore supervisione dei tassi di licenziamento e requisiti più severi per la pubblicazione delle offerte di lavoro da parte dei datori di lavoro.

Le aziende maltesi dovranno ora pubblicare le offerte sia su piattaforme locali che su quelle dell’UE prima di assumere TCN. Inoltre, le aziende che hanno precedentemente licenziato dipendenti senza una motivazione valida non potranno occupare gli stessi ruoli con cittadini stranieri. I datori di lavoro saranno inoltre tenuti a presentare tempestivamente la documentazione relativa all’assunzione e alla cessazione del rapporto di lavoro.

Le aziende che non rispettano la Legge sull’Occupazione delle Persone con Disabilità non potranno più richiedere l’assunzione di TCN. Nel tentativo di contrastare gli abusi e attrarre lavoratori qualificati, il governo sta modificando i requisiti finanziari e procedurali per i lavoratori stranieri.

Le tariffe per la richiesta di nuovi TCN raddoppieranno nella maggior parte dei settori, ad eccezione di quelli essenziali come la sanità e l’assistenza agli anziani. Allo stesso tempo, le soglie salariali saliranno a Ç45.000 nell’ambito della Key Employment Initiative e a Ç30.000 per la Single Employment Initiative. I TCN che perdono il lavoro potranno beneficiare di periodi di tolleranza più lunghi per rimanere nel paese e cercare un nuovo impiego, con priorità per coloro che già risiedono a Malta. Ulteriori misure previste includono norme più rigide sulla conversione dei visti, verifiche più accurate per i rinnovi dei permessi e un limite che collega il numero di richieste di TCN alla dimensione della forza lavoro aziendale.

Sono previste alcune eccezioni: le persone in relazioni stabili con cittadini maltesi o genitori di figli maltesi di età inferiore ai 23 anni saranno esentate dal processo di ‘Permesso Unico’, anche se continueranno a necessitare di una licenza di lavoro. Le restanti otto misure saranno introdotte gradualmente nei prossimi mesi, con il prossimo pacchetto in programma per il 1° ottobre. Tra queste: l’obbligo di pagamenti salariali elettronici, permessi temporanei per i cittadini di paesi esenti da visto che richiedano un permesso unico entro 60 giorni dall’arrivo, e l’esenzione dal pagamento delle tariffe amministrative per le vittime di tratta di esseri umani.

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(ITALPRESS)