
Se c’è una tipologia di spettacolo che al Comunale di Vicenza ha sempre fatto il tutto esaurito è l’Operetta: ne abbiamo già scritto a proposito delle due andate in scena nel 2025, ma è un risultato che si ripete ogni anno. Il pubblico che affolla tutti e novecento i posti della sala maggiore del teatro è in media “diversamente giovane”, per usare un termine corretto politicamente, perché l’operetta – come la sorella maggiore Opera – rappresenta il primo intrattenimento popolare del passato, appassionante e coinvolgente, col pubblico di ogni ceto sociale che affollava i teatri nei posti meno comodi, per la passione di ascoltare buona musica e bravi cantanti, ma anche per vedere da vicino i signori in ghingheri che occupavano i palchi e la platea. Chi ha genitori o nonni oltre i settant’anni, sa che sono perfettamente in grado di riconoscere un’aria di Verdi, Puccini o Donizetti, e che se viene data un’opera in tv la guardano sempre volentieri. Ebbene, la forza della musica di coinvolgere e di aggregare si è trasformata in un nuovo progetto di inclusione sociale promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Vicenza e con il sostegno di BCC Veneta: si tratta di “A Teatro si resta giovani”. Attivo già dal 2017 con una sospensione negli anni del Covid, è un progetto mirato per la fascia dei cittadini over 65 del territorio vicentino, per offrire un’esperienza culturale di valore costruita su misura. Non si tratta infatti semplicemente di proporre biglietti a prezzi agevolati – peraltro occasione apprezzata con numeri oltre ogni aspettativa – si tratta di trasformare l’andare a teatro in occasione di incontro, socialità e crescita.
L’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto ha esordito “Sono assessore anche alla partecipazione, ed è proprio su questo che verte l’importanza del progetto. Lo vedo con i centri anziani convenzionati col Comune che sono centri di aggregazione sociale. Perché le persone un po’ più grandi di noi se hanno occasioni di stare in compagnia si sentono meno sole e vivono un po’ meglio. Andare a teatro vuol dire uscire, ma anche vestirsi bene, sistemarsi, avere più cura di sé. Iniziative come questa fanno bene, i centri anziani le aspettano. Per questo sono anche molto grato alla BCC Veneta – Credito Cooperativo che ha risposto di sì quando è stata coinvolta nell’iniziativa”.

Il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Luca Trivellato ha ribadito il ruolo sociale del Teatro, che è un luogo pubblico: “Credo sia importante uscire dall’abitudine di vivere da soli. Il teatro è un luogo di incontro e di scambio. E l’invito, per tutte le fasce d’età, è di vivere gli spazi di questo teatro, che sono portati alla convivialità, arrivando prima per bere qualcosa in attesa dello spettacolo, o fermandosi dopo. Credo che il primo compito di un teatro sia quello di far uscire di casa la gente.”
La responsabile marketing, sviluppo territori e relazioni istituzionali di BCC Veneta – Credito Cooperativo, Luisa Binotto ha confermato l’appoggio dell’istituto di credito all’iniziativa, che sposa la filosofia di una banca che vuole rimanere vicina al territorio sostenendo tutto quello che fa bene all’arte, alla cultura, alla socialità: “L’iniziativa A Teatro Si resta giovani unisce tutte queste caratteristiche. Rende accessibile l’arte a chi magari non avrebbe la possibilità di assistervi. Abbiamo detto subito sì a sostenerla e siamo aperti a continuare la partnership con il Teatro di Vicenza”.
Marianna Giollo, Vicesegretario Generale Teatro Comunale di Vicenza, è poi scesa nel dettaglio per spiegare la novità del prossimo “A Teatro si resta giovani”. Nella stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza 2025-2026 (che verrà presentata il mese prossimo), oltre alle operette a prezzo agevolato – quest’anno La Vedova Allegra e L’Orfeo all’Inferno – verrà proposto il progetto “Opera White”, un innovativo percorso didattico-musicale, dedicato nell’occasione agli over 65, ideato da AsLiCo – Associazione Lirico Concertistica italiana e realizzato in collaborazione con la Fondazione Tcvi. AsLiCo è partner storico della Fondazione nei progetti di avvicinamento al mondo musicale e comprensione dell’opera lirica, con progetti mirati per tutte le fasce di età. “In pratica – ha spiegato Marianna Giollo – il pubblico che non si limita ad assistere allo spettacolo, ma entra a farne parte”. Il percorso 2025 dedicato agli over 65 sarà costruito sul “Rigoletto” di Giuseppe Verdi (presentato in versione ridotta di 45 minuti) e coinvolgerà attivamente i partecipanti grazie ad un’attività di preparazione musicale e corale guidata da operatori specializzati; durante gli incontri, realizzati nel Foyer del Teatro Comunale, potranno apprendere e perfezionare alcune parti cantate che saranno eseguite durante lo spettacolo finale, diventando parte integrante della messa in scena.