Aborto, come gli USA stanno gestendo il post Roe vs Wade

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Manifestazioni pro aborto in Usa (foto Afp)
Manifestazioni pro aborto in Usa (foto Afp)

Cosa è successo: Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per facilitare l’accesso ai servizi per interrompere le gravidanze dopo che la Corte Suprema ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade di fatto cancellando a livello federale il diritto all’aborto.

Il provvedimento impone al dipartimento sanitario del governo di ampliare l’accesso all’aborto farmacologico – pillole prescritte per porre fine alle gravidanze – e garantire alle donne l’accesso alle cure mediche di emergenza, ai servizi di pianificazione familiare e alla contraccezione. Inoltre, cita anche la protezione dei medici, delle donne che viaggiano per abortire e prevede cliniche mobili per aborti ai confini statali.

Perché è importante: Funzionari federali hanno avvisato le farmacie di rispettare la legge sui diritti civili a seguito delle segnalazioni sui farmacisti che hanno respinto le donne che cercavano di ricevere prescrizioni per farmaci abortivi e altri trattamenti. “Dato che la nostra nazione sta affrontando un’altra significativa crisi sanitaria, questa guida serve a ricordare alle circa 60.000 farmacie al dettaglio negli Stati Uniti il ​​ruolo unico che le farmacie svolgono nel garantire l’accesso a servizi completi di assistenza sanitaria riproduttiva”, riporta la guida del Dipartimento della Salute e Servizi Umani. I funzionari hanno evidenziato recenti notizie e documenti legali che descrivono in dettaglio come i farmacisti in Stati come Louisiana e Texas si siano rifiutati di compilare prescrizioni per l’aborto farmacologico, citando la decisione dell’Alta Corte su Roe e le nuove restrizioni statali sull’aborto in vigore. I responsabili hanno avvertito che gli operatori sanitari che non si conformano all’ordine esecutivo del presidente rischiano di perdere i finanziamenti federali e di incorrere in sanzioni finanziarie.

La nostra visione: Quello che sta accadendo in queste prime settimane negli Stati Uniti si sta formando per convenzione: nelle città democratiche all’interno di Stati repubblicani, gli sforzi per preservare il diritto all’aborto sono stati evidenti, anche se la mancanza di una legge votata dal Congresso si fa sentire sempre più forte. La scorsa settimana, il consiglio comunale di New Orleans ha approvato una risoluzione che ordina al dipartimento di polizia di non avviare indagini contro chi pratica l’aborto o contro i pazienti. A questo hanno fatto eco decine di pubblici ministeri delle grandi città, principalmente nel sud e nel Midwest: da Charlotte, ad Atlanta, a Indianapolis si sono impegnati a non utilizzare risorse pubbliche per perseguire i medici. Mentre New Orleans è tra le prime città a ordinare alla polizia di non indagare sui casi di aborto, è probabile che molti altre seguiranno nelle prossime settimane. Anche se le città democratiche prendono tali misure, tuttavia, i divieti di aborto stanno entrando in vigore negli Stati che accettano le restrizioni dopo Roe v. Wade. Il risultato è una confusione diffusa, con città e Stati che adottano punti di vista diversi su dove tracciare i limiti di queste leggi.

Fonte The Vision