Addio a Hulk Hogan, l’uomo che ha rivoluzionato il wrestling

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(Adnkronos) – È morto Hulk Hogan. Icona mondiale del wrestling professionistico, aveva 71 anni. É stato l'uomo che ha rivoluzionato il wrestling, trasformandolo da sport di nicchia in fenomeno di massa a livello globale. Con la sua immagine carismatica, i muscoli scolpiti e gli inconfondibili baffi biondi, Hogan è diventato negli anni '80 e '90 il volto della WWE, portando il wrestling nelle case di milioni di famiglie. La notizia della sua morte è stata confermata da Eric Bischoff, storico collaboratore e co-fondatore con Hogan della nuova lega amatoriale Real American Freestyle. Secondo quanto riportato dal sito americano Tmz Sports, i soccorsi sono intervenuti all'alba di oggi, 24 luglio, nella sua abitazione a Clearwater, Florida, a seguito di un arresto cardiaco. Secondo le prime ricostruzioni, diversi mezzi della polizia e ambulanze si sono presentati all'abitazione del leggendario wrestler. Hogan è stato trasportato in barella dai paramedici e caricato su un'ambulanza, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Solo poche settimane fa la moglie, Sky Daily, aveva smentito pubblicamente le voci secondo cui Hogan si trovasse in coma, affermando che il suo cuore era "forte" nonostante il difficile periodo post-operatorio legato a un intervento al collo avvenuto lo scorso maggio. Nato come Terry Gene Bollea l'11 agosto 1953 ad Augusta, in Georgia, Hogan è cresciuto in Florida e si è avvicinato al wrestling dopo essere stato scoperto in palestra da alcuni talent scout. Dopo aver militato in federazioni minori, esplose nel 1984 quando batté The Iron Sheik al Madison Square Garden, conquistando per la prima volta il titolo mondiale World Wrestling Entertainment (Wwe). Quel giorno nacque ufficialmente la leggenda di "Hulkamania". Alto 2 metri e pesante 145 kg nel pieno della forma, Hogan entrava sul ring con i suoi classici pantaloncini gialli, strappava la maglietta sulle note di Real American e incitava la folla con il gesto della mano all'orecchio, piegando i suoi celebri "24-inch pythons" – i bicipiti muscolosi diventati simbolo del personaggio. Ha vinto per sei volte il titolo di campione del mondo Wwe e ha partecipato a otto main event di WrestleMania, tra cui il celebre match del 1987 contro André the Giant, davanti a oltre 93.000 spettatori al Pontiac Silverdome: un record per l’epoca. Nel 1996, Hogan scioccò il mondo del wrestling trasformandosi da eroe amato a villain, aderendo al gruppo New World Order (Nwo) nella federazione rivale WCW. Sotto il nome di Hollywood Hogan, vestito di nero, con barba tinta e occhiali scuri, contribuì a rivoluzionare il wrestling televisivo durante la cosiddetta 'Monday Night War' contro la Wwe. Guidò il Nwo insieme a Scott Hall e Kevin Nash, e in quel periodo affrontò avversari del calibro di Sting, Ric Flair, Lex Luger, Randy Savage e The Ultimate Warrior. Anche in Wcw vinse il titolo mondiale per sei volte. La personalità fuori misura di Hogan lo portò naturalmente anche a Hollywood. Debuttò nel 1982 nel ruolo di Thunderlips in 'Rocky III' al fianco di Sylvester Stallone (che nel 2005 lo introdusse nella Wwe Hall of Fame). Seguono film come 'Senza esclusioni di colpi', 'Gremlins 2 – La nuova stirpe', 'Cose dell'altro mondo', 'Missili per casa', 'Spia e lascia spiare', 'Forza Babbo Natale', 'Lo stile del dragone', 'The Ultimate Weapon'. In tv è apparso in serie come 'Baywatch', 'A-Team', 'Thunder in Paradise', e ha doppiato se stesso in 'American Dad!' e 'Robot Chicken'. Fu anche protagonista del cartone animato 'Hulk Hogan’s Rock 'n' Wrestling' e del reality 'Hogan Knows Best', insieme all'allora moglie Linda e ai figli Nick e Brooke. Nonostante la fama, Hogan ha attraversato momenti bui. Nel 1994 ammise l’uso di steroidi anabolizzanti per oltre un decennio. Nel 2015 fu al centro di uno scandalo per commenti razzisti registrati segretamente, che portarono alla sua esclusione dalla Hall of Fame. Tuttavia, vinse una causa multimilionaria contro il sito Gawker, che aveva pubblicato il video: la giuria gli assegnò 140 milioni di dollari, e il caso contribuì alla chiusura del sito. Dopo anni di distacco, fu riaccolto nella Wwe nel 2018. Hogan non fu solo un atleta, ma un fenomeno culturale. Ha condiviso il ring con star del calibro di The Rock, Mr. T, Jay Leno, Dennis Rodman, Karl Malone e molti altri. Il suo ultimo match Wwe ufficiale fu a SummerSlam 2006, dove sconfisse Randy Orton. In seguito, fece un ultimo ritorno nella scena come dirigente in Tna Impact Wrestling. Hogan ha subito decine di interventi chirurgici legati agli infortuni accumulati in carriera. "Non ho più nessuna parte del corpo originale", aveva dichiarato nel 2017.  Recentemente, Hogan era tornato alla ribalta come ospite d'onore della Convention Repubblicana del 2024, accendendo il pubblico con la sua consueta teatralità. E proprio a maggio 2025 aveva lanciato un nuovo progetto con l’amico Eric Bischoff,, la lega amatoriale di wrestling Real American Freestyle, con il primo evento in programma per il 30 agosto su Fox Nation. Hogan è stato uno dei volti più richiesti dalla Make-A-Wish Foundation, ha ispirato milioni di bambini e ha trasformato il wrestling in un evento da prima serata, rendendolo parte della cultura pop. "Quando diciamo Hulkamania vivrà per sempre, è perché è immortale", dichiarò una volta. Oggi, il mondo gli rende omaggio non solo come lottatore, ma come simbolo di un’epoca in cui il wrestling diventò leggenda. Hulk Hogan lascia la moglie Sky, sposata nel 2023, e i due figli Nick e Brooke, nati dal suo primo matrimonio con Linda Claridge. È stato anche sposato con Jennifer McDaniel dal 2009 al 2021. (di Paolo Martini) —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)