Affitti studenti, Cappelletti (M5S): “Proliferare di soluzioni precarie e poco sicure nelle città venete”

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Università di Vicenza
Università di Vicenza

Le città venete – afferma in una nota l’On. Enrico Cappelletti del M5S – attirano ogni anno migliaia di studenti provenienti da tutta Italia e dal mondo, desiderosi di frequentare le nostre rinomate università. Tuttavia, si cela una problematica crescente: la ricerca di alloggi adeguati e accessibili per gli studenti.

La mancanza di regolamentazione degli affitti ha creato un ambiente in cui alcuni proprietari senza scrupoli possono sfruttare la crescente richiesta di alloggi. Spesso, giovani in cerca di una sistemazione per il periodo di studio si trovano di fronte a situazioni di affitto irregolare e non convenzionale con canoni mensili esorbitanti, richieste di depositi cauzionali irragionevoli e contratti ambigui.

Questo fenomeno colpisce Padova, Venezia, Verona, Treviso, Vicenza e non solo con il proliferare di soluzioni precarie e poco sicure. La difficoltà nel trovare una casa a prezzi accessibili mette a rischio il diritto di ogni studente di ricevere un’istruzione di qualità. E’ bene ricordare che il quadro è ancora più truce perché, a causa dell’incapacità di questo governo di gestire i fondi del PNNR, non sono arrivati i 500 milioni di euro destinati proprio all’emergenza abitativa degli studenti, precedentemente previsti nella terza rata.

E’ dunque saltato l’obiettivo intermedio, previsto dal Governo, dei +7.500 posti letto negli studentati.

Certo occorre promuovere anche la trasparenza nei contratti di affitto e sensibilizzare i giovani sulla loro posizione e i loro diritti come inquilini. Le università possono svolgere un ruolo fondamentale nell’affrontare questa problematica, collaborando sempre più con le autorità locali e fornendo informazioni chiare sulle opzioni di alloggio disponibili.

È fondamentale che si adottino misure concrete e soluzioni innovative per affrontare questa situazione, proteggendo gli studenti e garantendo loro un’esperienza di studio sicura e gratificante. Solo così le città venete continueranno a essere un luogo di eccellenza accademica aperto a tutti.