
Dalla morsa della grande distribuzione organizzata (GDO) ai rischi ambientali del fotovoltaico a terra, fino all’emergenza fitosanitaria causata dagli insetti alieni. Il mondo dell’agricoltura veneta è stretto in una triplice crisi, e diversi esponenti del Consiglio regionale del Veneto alzano la voce per chiedere interventi normativi e sostegni strutturali.
Valdegamberi: “Stop agli sconti imposti dalla GDO, serve una legge contro i contratti-capestro”
“La forbice tra prezzo di produzione e prezzo al consumo è inaccettabile. I produttori sono stritolati da un oligopolio che detta legge.” È il grido d’allarme di Stefano Valdegamberi, consigliere del Gruppo Misto, che invoca una normativa nazionale contro gli sconti imposti unilateralmente dalla GDO (qui altri dettagli).
Citando dati ISMEA, Valdegamberi denuncia: “Di 100 euro spesi dal consumatore, solo 6 o 7 arrivano al produttore agricolo. Il resto è divorato dalla filiera. Nei prodotti trasformati, il margine scende all’1-2%”.
Il consigliere parla apertamente di contratti-capestro: “Le promozioni non sono volontarie ma imposte, i costi per packaging e ristorni sono scaricati sui produttori. Chi non accetta, resta fuori dalla distribuzione”. Valdegamberi chiede alla Regione Veneto di farsi promotrice presso il Governo di una legge che garantisca equità e libertà contrattuale nella filiera, e sollecita controlli sulle pratiche commerciali scorrette.
Bisaglia: “Il fotovoltaico non può sottrarre terra all’agricoltura, servono limiti”
“Difendere la produzione agricola significa anche evitare che i campi diventino distese di pannelli solari”. È quanto sostiene Simona Bisaglia (Lega – Liga Veneta), che ha depositato una risoluzione per vincolare l’installazione del fotovoltaico fuori dalle aree agricole (qui altri dettagli).
Bisaglia punta il dito contro l’attuale normativa europea, “che spinge all’uso agricolo dei terreni per impianti rinnovabili, favorendo speculazioni e rialzi dei prezzi dei fondi”. La consigliera propone invece di privilegiare i tetti e le aree dismesse per la produzione di energia solare, chiedendo un rafforzamento dei controlli sulle compravendite e una nuova legge nazionale più stringente.
Rigo: “Insetti alieni devastano i campi veronesi. Altro che direttive sugli animali: servono armi contro questi invasori”
A lanciare l’allarme fitosanitario è Filippo Rigo (Lega – LV), che denuncia i crescenti danni da insetti alieni in provincia di Verona: “Cimice asiatica, coleottero giapponese, calabrone asiatico: è una guerra silenziosa e distruttiva. Frutteti e vigneti sono a rischio” (qui altri dettagli).
Rigo accusa Bruxelles: “Servono norme europee armonizzate e strumenti efficaci, non comitati animalisti in difesa del coleottero. Non possiamo permettere che la nostra agricoltura soccomba a direttive assurde. L’Europa smetta di tagliare i fondi e fornisca risorse concrete e immediate per combattere queste calamità”.
Una filiera da ricostruire
Le tre posizioni politiche, pur diverse per contenuti e priorità, convergono su un punto: l’agricoltura veneta, settore primario strategico per l’economia e il paesaggio, ha bisogno di protezione, investimenti e nuove regole. Che si tratti di equità contrattuale, tutela dei terreni o difesa delle colture, è evidente che i fronti aperti sono molteplici. E che per affrontarli non bastano più soluzioni tampone.