AGSM AIM, Cda approva bilancio: valore produzione 2.043 mln di euro, MOL 157 mln di euro (al netto di AMIA), utile netto 29 mln di euro

Investimenti: oltre 115 milioni di euro. Posizione finanziaria netta: 370 milioni di euro, in netto miglioramento. Completata l’operazione di cessione di AMIA al Comune di Verona. Proposti ai soci dividendi di 27,8 milioni di euro, in linea con l’obiettivo di piano industriale

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Agsm Aim, da sinistra il consigliere delegato Stefano Quaglino e il presidente Federico Testa
Agsm Aim, da sinistra il consigliere delegato Stefano Quaglino e il presidente Federico Testa

Il Consiglio di Amministrazione di AGSM AIM, riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2023 (fonte azienda, ndr).

Il 2023, terzo anno di attività del Gruppo AGSM AIM, è stato caratterizzato dalla prosecuzione del percorso di stabilizzazione dello scenario energetico in cui il Gruppo opera, grazie a un allentamento delle forti tensioni sui mercati di energia elettrica e del gas che avevano caratterizzato il 2022.

In questo panorama, la solidità del modello multi-business del Gruppo, gli interventi sulla riduzione dei costi operativi e l’efficacia delle azioni gestionali intraprese per affrontare la volatilità del mercato energetico, hanno permesso di registrare risultati molto positivi.

Il bilancio consolidato del Gruppo AGSM AIM registra un fatturato di oltre due miliardi di euro (2.042.650 mila euro), un margine operativo lordo di 157 milioni di euro (156.922 mila euro) e un utile di esercizio che sfiora i 30 milioni di euro (29.405 mila euro).

La Posizione Finanziaria Netta si attesta a poco più di 370 milioni di euro (370.432 mila euro).

“I risultati con cui il Gruppo AGSM AIM ha chiuso il 2023 dimostrano che la società sa coniugare il raggiungimento di un’apprezzabile marginalità con l’attenzione verso i cittadini, i territori, gli stakeholders e gli azionisti. I 115 milioni di euro di investimenti, il netto miglioramento della posizione finanziaria e la proposta di dividendi ai soci di 27,8 milioni di euro rafforzano la validità del modello di business adottato e confermano che in AGSM AIM ci sono lavoratori e lavoratrici che si impegnano ogni giorno per il raggiungimento di questi importanti obiettivi”, ha commentato Federico Testa, presidente di AGSM AIM. 

“Il bilancio economico del 2023 è frutto di soddisfazione. Nonostante elementi di contesto non dipendenti dalle nostre leve di governo che hanno inciso significativamente sui risultati di alcune Business Unit, il Gruppo è riuscito a chiudere in linea con il budget di previsione grazie all’apporto positivo da parte di altre aree di business, a testimonianza della validità del modello multi-business e di un portafoglio di attività equilibrato che assicura una spiccata robustezza. Il 2023 segna la conclusione del nostro primo triennio post-integrazione. I risultati sono solidi e decisamente superiori a quelli registrati dalle due aziende pre-fusione”, conclude Stefano Quaglino, consigliere delegato di AGSM AIM.

Nonostante il contesto geopolitico di crescente complessità e rapida evoluzione per via dei conflitti in corso in alcune aree del mondo, della crisi del commercio internazionale, delle variabili macroeconomiche tra le quali le dinamiche dell’inflazione e dei tassi di interesse nonché dello scenario energetico e dei cambiamenti climatici, grazie al contributo di tutte le sue Business Unit il Gruppo AGSM AIM conferma per l’esercizio 2023 i propri impegni e le proprie ambizioni.

Nel 2023 il Gruppo ha mantenuto buone performance economiche dal punto di vista della redditività operativa, pur muovendosi in un contesto di mercato caratterizzato per la prima parte dell’anno da turbolenze del mercato energetico e da fattori climatici che hanno fortemente inciso su molte delle attività di produzione di energia elettrica, sia da fonte rinnovabile che da fonte tradizionale a gas naturale.

In particolare, grazie alla crescita dei margini nelle Business Unit Mercato, Ambiente, Reti e Smart services e al consolidamento nelle Business Unit Power e Calore, il bilancio consolidato 2023 si presenta con un EBITDA pari a 157 milioni di euro e una posizione finanziaria netta in forte calo (oltre 250 milioni di euro di riduzione rispetto al 2022). Inoltre, realizzando oltre 115 milioni di euro di investimenti (+18% rispetto al 2022) finalizzati al potenziamento, all’estensione e alla digitalizzazione delle reti di distribuzione di energia elettrica e gas, allo sviluppo di nuovi progetti all’insegna della produzione di energia rinnovabile, all’illuminazione pubblica, al supporto alla mobilità elettrica e al potenziamento degli impianti e dei mezzi di raccolta con riferimento alla Business Unit Ambiente, il Gruppo AGSM AIM risponde nell’esercizio 2023 alle varie sollecitazioni tracciando la propria evoluzione verso la transizione energetica sostenibile.

Tutti i dati esposti in precedenza sono al netto dei risultati di AMIA, in coerenza con l’applicazione dei principi contabili internazionali (in particolare l’IFRS n.5) che definiscono le modalità di esposizione in bilancio della Società, uscita dal perimetro di consolidamento nell’ultimo trimestre dell’anno. A titolo informativo, al momento della cessione AMIA aveva registrato un margine operativo superiore a 4 milioni di euro.

LE NOSTRE PERSONE

  • 821 le persone che lavorano per il Gruppo al 31 dicembre 2023 (crescita netta di 26 persone rispetto al precedente esercizio);
  • 223 assunzioni con indice di turnover in ingresso pari a 12,25% riconducibili prevalentemente all’elevato tasso di ricambio nella Business Unit Ambiente;
  • 20,65 le ore pro capite di formazione, in aumento dell’81,8% rispetto all’esercizio precedente, a conferma della forte attenzione del Gruppo per la crescita personale dei propri collaboratori;
  • Il 97,42% del personale ha un contratto a tempo indeterminato, in crescita rispetto al periodo precedente (96,0%).

ANALISI PER BUSINESS UNIT

AGSM AIM Power

La Business Unit Power ha registrato al 31 dicembre 2023 ricavi per 70 milioni di euro, segnando una significativa riduzione rispetto all’esercizio precedente sia dei ricavi (che nel 2022 erano stati di euro 253 milioni), sia del margine operativo lordo (EBITDA), attestatosi a 21,7 milioni di euro rispetto ai 54 milioni di euro del 2022 (con una riduzione, pertanto, di 32,3 milioni di euro). Questi risultati sono attribuibili all’impatto dello scenario energetico e dell’evoluzione del mercato elettrico, che si è tradotto in un calo dei prezzi di vendita (che ha penalizzato soprattutto le produzioni da fonte rinnovabile) e in una mancata competitività per le produzioni delle centrali termoelettriche.

Analizzando i diversi comparti, è presente una marcata contrazione dei volumi di produzione provenienti dalla fonte termoelettrica, con la centrale termoelettrica del Mincio che ha prodotto per circa 750 ore contro una media degli ultimi anni abbondantemente superiore a 3.000 ore. L’effetto si è tradotto in un margine operativo di circa 17 milioni di euro inferiore a quello registrato nel 2022.

Per la produzione da fonte rinnovabile si registra un aumento nei volumi sia per il comparto eolico sia per quello idroelettrico ma il calo dei prezzi dell’energia e la forte riduzione degli incentivi FER nel 2023 hanno determinato una riduzione del margine operativo di circa 15 milioni di euro.

Provvedimenti normativi hanno inoltre introdotto l’applicazione di un contributo straordinario a carico delle imprese del settore energetico, impattando negativamente sul risultato di esercizio della BU Power per 1,2 milioni di euro sul primo margine.

Gli investimenti effettuati ammontano a 12,2 milioni di euro, rappresentando l’11% di quelli totali del Gruppo.

  • l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è stata pari a 268,2 GWh, con un incremento del +31,4% rispetto al precedente esercizio;
  • l’energia elettrica prodotta da fonte termoelettrica è stata pari a 118,3 GWh, con un calo del -74,4% rispetto al precedente esercizio.

AGSM AIM Calore

La Business unit Calore ha chiuso con ricavi per 67 milioni di euro, registrando una forte riduzione rispetto all’esercizio precedente (122 milioni nel 2022). Questa diminuzione è principalmente attribuibile all’impatto dello scenario energetico, che si è tradotto in un calo dei prezzi di vendita sia per l’energia elettrica da cogenerazione sia per quella termica. Inoltre, i volumi di produzione sono stati inferiori su entrambi i comparti. L’EBITDA (risultato operativo lordo) ammonta a 5 milioni di euro, anch’esso in contrazione rispetto all’esercizio precedente (21 milioni nel 2022). I costi della produzione sono stati impattati dallo scenario energetico, con una riduzione dei costi di acquisto gas, controbilanciati (in negativo) dall’incremento significativo degli oneri di vettoriamento gas e di quelli per le quote di annullamento CO2, attestatisi su valori abbondantemente al di sopra delle medie storiche.

In considerazione della particolare situazione dei prezzi di mercato, per non incidere ulteriormente sul costo del teleriscaldamento a carico delle famiglie, la società ha deciso di farsi carico di tali incrementi e di non traferirli nelle tariffe di vendita del servizio.

L’energia termica prodotta e immessa in rete (299 GWht) ha visto una diminuzione del 5,9% riconducibile alle temperature più miti, con un beneficio in termini di minori emissioni di gas climalteranti.

V-Reti

La Business Unit V-Reti ha registrato ricavi per 125 milioni di euro, in aumento (+3%) rispetto all’esercizio precedente, nel quale si erano registrati ricavi straordinari per oltre 5 milioni di euro per la distribuzione gas. Il risultato operativo lordo (EBITDA) ammonta a 50 milioni di euro, in aumento del 2% rispetto all’esercizio precedente. Al netto dei ricavi straordinari del 2022, il miglioramento è superiore al 14% ed è stato conseguito grazie alla forte attenzione al contenimento dei costi operativi a beneficio delle attività di investimento. Nel 2023 gli investimenti hanno raggiunto livelli da record, con un totale superiore ai 65,4 milioni di euro. Questo aumento significativo rispetto al 2022 è guidato dall’accelerazione verso la transizione energetica che comporta la necessità di incrementare la capacità, la resilienza e l’efficienza dell’infrastruttura energetica.

Vale la pena, tra gli altri, sottolineare gli investimenti per la realizzazione di nuove linee di distribuzione a supporto delle esigenze delle future Olimpiadi invernali del 2026 e quelli per la realizzazione della nuova piattaforma ADMS (Advanced Distribution Management System), finalizzata al monitoraggio e alla gestione in tempo reale della rete elettrica di Verona e Vicenza. Questa tecnologia all’avanguardia è fondamentale per la trasformazione digitale della rete, in particolare consentirà di migliorare la gestione del pronto intervento e di ridurre le perdite ottimizzando l’assetto di rete.

Sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento della sicurezza e per la riduzione delle dispersioni della rete gas, grazie a opere di ammodernamento delle reti, di messa in sicurezza degli allacciamenti e investimento in una tecnologia innovativa per la ricerca programmata delle dispersioni di gas naturale.

Si può rilevare che il valore degli investimenti della BU Reti è, da solo, superiore alla media storica degli investimenti pre-fusione delle due società di Verona e Vicenza.

Nel corso dell’esercizio 2023 la società ha ricevuto il riconoscimento come azienda di distribuzione tra le più virtuose d’Italia per standard e qualità del servizio erogato grazie alla durata media delle interruzioni annue (inferiore ai 12 minuti e mezzo, a fronte di un obiettivo imposto dall’Autorità di 28 minuti e numero medio di interruzioni annue per cliente, pari a 0,92 rispetto al target di 1,2 volte).

AGSM AIM Energia

La Business Unit AGSM AIM Energia registra un margine operativo lordo in forte crescita di 22 milioni di euro rispetto al 2022 (+21,9% rispetto al 2022), principalmente per le attività di vendita di energia elettrica che beneficiano di una sensibile riduzione dei costi connessi alla gestione dei profili e del bilanciamento e dell’attività, avviata a partire dalla seconda metà dell’anno, di valorizzazione e massimizzazione di segmenti di customer base a più alto valore aggiunto, con ridefinizione del portafoglio prodotti e del pricing.

È stata posta particolare attenzione alla gestione del portafoglio gas ed energia elettrica e delle modalità e condizioni di “sourcing” (in particolare del gas), con l’obiettivo conseguito di minimizzazione dei rischi connessi alla volatilità dei prezzi e sensibile riduzione degli spread di acquisto.

Nel corso della seconda parte del 2023 sono state tracciate le linee di azione e sviluppo che caratterizzeranno il successivo biennio, come la definizione del nuovo modello commerciale di AGSM AIM Energia, il completamento del processo di convergenza dei sistemi di billing – primo passo necessario e propedeutico all’avvio del progetto di trasformazione digitale dell’intera mappa applicativa – la revisione dei processi di customer care e gestione del credito.

Il valore della produzione è in calo rispetto all’anno 2022 (-38%) per effetto della forte riduzione dei prezzi medi delle materie prime energetiche. L’anno 2022, infatti, è stato caratterizzato da prezzi molto elevati, con picco massimo ad agosto 2022 e graduale riduzione nella seconda parte dell’anno, trend consolidatosi nel corso del 2023.

Pur in un contesto di mercato particolarmente volatile e competitivo, è confermata la dimensione della customer base per complessivi 855 mila clienti energetici serviti (+5.000 ca. rispetto al precedente esercizio).

AGSM AIM Smart Solutions

La Business Unit AGSM AIM Smart Solutions registra un margine operativo lordo (EBITDA) di 7,7 milioni di euro, pari al 37% del valore della produzione, e un utile pari a 2 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente.

Nell’esercizio 2023 ha avuto particolare rilevanza la stabilizzazione del prezzo dell’energia elettrica, rispetto alle forti fluttuazioni registrate nell’anno 2022. Il valore del costo dell’energia ha avuto come diretta conseguenza la rimodulazione dei canoni applicati agli Enti Concedenti, incidendo sul volume dei ricavi della business line Illuminazione Pubblica.

Nell’esercizio 2023 si evidenza un aumento del numero dei punti luce gestiti (+9% rispetto all’esercizio 2022) grazie all’acquisizione di concessioni in provincia di Belluno e nel padovano. Prosegue, altresì, la riqualificazione a LED degli impianti dei comuni già in gestione, che al 31 dicembre 2023 ha raggiunto una percentuale pari a 89,54%.

Nell’esercizio 2023 si riscontra un trend crescente dell’installazione delle prese di ricarica per la mobilità elettrica, pari al +77% rispetto al precedente esercizio. Nonostante tale trend positivo, si registra una riduzione delle sessioni di ricarica (-62,1%) e dei MWh erogati (-71,3%) derivante dall’avvio dell’addebito alla clientela del servizio di ricarica elettrica. Tuttavia, nel Q4 dell’esercizio 2023 si segnala un incremento delle sessioni di ricarica e dei MWh erogati determinato dall’attivazione della formula in abbonamento e del servizio di roaming.

  • 177 prese di ricarica (+77% rispetto all’esercizio precedente)
  • 79 mila punti luce gestiti (+9% rispetto all’esercizio 2022).
  • L’89,54% dei punti luce gestiti è stato efficientato a LED. La dimensione sostenibile del servizio è evidenziata dall’elevato risparmio in termini non solo di inquinamento luminoso, ma anche di emissioni di gas serra risparmiate, che nel 2023 sono state di 14.117,48 ton di CO2 (stima).

AGSM AIM Ambiente

La Business Unit Ambiente nel corso dell’esercizio 2023 è stata soggetta a diversi processi di riorganizzazione, di cui il principale è l’uscita, a novembre 2023 dell’attività di raccolta dei rifiuti urbani svolta da AMIA Spa.

La Business Unit AGSM AIM Ambiente ha registrato ricavi per 94,6 milioni di euro, in leggero aumento (+5%) rispetto all’esercizio precedente, principalmente dovuto alle attività di gestione del servizio di igiene ambientale per Valore Ambiente ed Ecotirana, nonché maggiori ricavi da conferimento in discarica SIA.

Il Margine Operativo Lordo ammonta a 9,9 milioni di euro, in aumento (+27%) rispetto all’esercizio precedente.

Gli investimenti ammontano a 9,9 milioni di euro principalmente per mezzi e attrezzature per il servizio di raccolta e spazzamento e l’impianto di biometano a Ca’ del Bue.

  • 388 mila tonnellate di rifiuti raccolti in Italia e in Albania, in diminuzione del 9% rispetto al precedente esercizio;
  • 173 mila tonnellate di rifiuti trattati negli impianti di lavorazione di competenza del Gruppo, in aumento del 11% rispetto al periodo precedente, in coerenza con il piano di sviluppo e i principi di economia circolare a cui il Gruppo si ispira.

Questi dati, come evidenziato in precedenza, sono al netto dei risultati consuntivati da AMIA, società che nell’ultimo trimestre dell’anno è uscita dal Gruppo.