AI Mode debutta in Italia: la ricerca Google diventa più intelligente e multimodale

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(Adnkronos) – A partire da oggi, AI Mode è disponibile in italiano e in Italia, insieme ad altre 36 lingue e quasi 50 nuovi Paesi e territori, per un totale di oltre 200 aree geografiche coperte. Si tratta della versione più potente e sofisticata della Ricerca Google, capace di combinare ragionamento avanzato, multimodalità e la possibilità di esplorare contenuti tramite domande di approfondimento e link utili. Che si tratti di pianificare un viaggio, cercare un prodotto o approfondire un tema complesso, AI Mode è pensata per comprendere il contesto delle domande e restituire risposte più pertinenti e articolate. Da oggi, gli utenti possono accedere ad AI Mode direttamente dalla pagina dei risultati di ricerca o attraverso l’app Google per Android e iOS, grazie a una nuova scheda dedicata. AI Mode è stata progettata per affrontare le richieste più articolate, superando i limiti della ricerca tradizionale. Sfruttando una versione personalizzata dei modelli avanzati Gemini per la Ricerca, permette di formulare quesiti più lunghi e dettagliati, che in passato avrebbero richiesto più ricerche successive. Le prime sperimentazioni hanno mostrato che le persone tendono a porre domande due o tre volte più lunghe rispetto alla ricerca classica, a conferma della sua vocazione esplorativa. Ad esempio, è possibile chiedere: “Vorrei capire i diversi metodi di preparazione del caffè. Crea una tabella che confronti le differenze di gusto, facilità d’uso e l’attrezzatura necessaria”, per poi proseguire con domande successive come “qual è la macinatura migliore per ciascun metodo?”. Dietro le quinte, AI Mode utilizza una tecnica denominata query fan-out: la domanda viene scomposta in sottotemi e affrontata con numerose ricerche parallele, permettendo di esplorare il web in modo più profondo e di fornire risultati più ricchi e contestualizzati. AI Mode non si limita al testo. È progettata per essere pienamente multimodale, consentendo di interagire tramite voce, immagini o fotocamera. Basta toccare l’icona del microfono per porre una domanda a voce, oppure scattare o caricare una foto per chiedere informazioni visive. Questa capacità apre la strada a modalità di ricerca più intuitive e naturali, in cui la tecnologia si adatta al modo in cui le persone comunicano, e non il contrario. Pur introducendo nuove modalità di interazione, Google ribadisce che il cuore della Ricerca resta la scoperta dei contenuti del web. AI Mode amplia il tipo di domande che si possono porre, ma fornisce sempre link e risorse esterne per approfondire. L’esperienza si integra inoltre con AI Overview, che ha già mostrato di generare clic di maggiore qualità verso i siti web, con sessioni più lunghe e un coinvolgimento più profondo. AI Mode si basa sui sistemi di ranking e qualità di Google, con nuovi approcci per migliorare l’accuratezza delle risposte. Quando il livello di affidabilità non è sufficiente, la Ricerca continuerà a mostrare un set di risultati web tradizionali. Google ammette che, come ogni tecnologia AI nelle fasi iniziali, i risultati non saranno sempre perfetti, ma si impegna a migliorare costantemente. 
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