Aim con Agsm o Ascopiave e con guida non politica? A Colombara ricordiamo Variati & Dalla Rosa e suggeriamo di chiedere solo che Vicenza mai scenda sotto il 50%. Fiera docet

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Nella sua interrogazione comunale Raffaele Colombara, Consigliere Comunale della Lista ?Quartieri al Centro? e persona più che rispettabile della coalizione di centro sinistra, auspica riguardo al futuro di Aim di non aderire, nel caso di finalizzazione del pre accordo per la sua fusione con AGSM Verona in una nuova società di cui Vicenza deterrebbe il 42% a fronte del 58% riservato ai veronesi, alla “volontà manifestata da Michele Croce, presidente di AGSM Verona di modificare i termini dell’accordo, in termini più favorevoli a Verona, quindi peggiorativi per AIM“.

Nella stessa interogazione il consigliere già variatiano guarda con sospetto ad una possibile unione alternativa con AscoPiave Treviso “notoriamente legata alla Lega, di cui costituisce il forziere regionale e che in virtù di ciò in questi ultimi anni si è avvitata in faide interne che hanno portato alcuni soci in tribunale

In questa ultima chiave Colombara, non senza ragioni, ricorda che “non a caso da tempo in città gira il nome di Gianfranco Vivian, tesoriere della Lega, per la guida di AIM” e, aggiungiamo noi, semrpe accostato in particolare a Manuela Dal Lago soprattutto quando in passato fu presidente della provincia di Vicenza.

A fronte di questi timori Raffaele Colombara ricorda che se oggi oggi AIM è “pronta a operare scelte importanti per il proprio futuro” questo lo si deve “alla scelta della scorsa amministrazione di far fare un passo indietro ai partiti, che avevano occupato l’azienda, e di affidare AIM ad una gestione manageriale, improntata a capacità gestionali e amministrative…“.

Ricordato al consigliere che queste capacità si possono trovare anche in persone designate dalla politica, come è stato per il candidato di centrosinistra Otello Dalla Rosa che con da sindaco Achille Variati è stato fatto designare amministratore di Aim Energy per non citare altri casi di ottimi amministratori a scelta politica come, sempre della sua area, Giovanni Rolando, presidente della prima disastrata Ipab Vicenza, lo inviteremmo a considerare più che le persone gli obiettivi da sottoporre al nuovo sindaco.

Rucco, così come ha fatto Variati senza all’epoca essere criticato da Colombara, metta a capo delle controllate chi reputa all’altezza, purchè dotato di un profilo eticamente “trasparente” e specchiato, assumendosene le relative responsabilità, ma il consigliere di opposizione o, preferiremmo per il bene della città a cui Colombara di sicuro tiene, di minoranza critica e costruttiva ponga un unico vincolo alla maggioranza: che, qualunque sarà la scelta della futura alleanza, mai Vicenza abbia meno del 50%!

Quello che succede sotto quella soglia lo sta dimostrando la pessima scelta di Achille Variati di promuovere e glorificare la fusione di Fiera di Vicenza con RiminiFiera in Ieg con Vicenza al 19% , questo a a prescindere da chi era il vice presidente da lui designato per la nuova società riminese, il condannato in 1° grado per reati fiscali Matteo Marzotto, già a capo della fiera vicentina.

E Colombara, se Vicenza non potrà mantenere almeno il 50% di una utility pubblica come quella che nascerà da Aim con un partner adeguato, inviti la nuova giunta a verificare con l’Aim attuale se esistano strade alternative percorribili acquisendo varie piccole realtà regionali che la facciano crescere al punto di poter tratatre con Verona, Treviso e/o con chi sarà per un accordo almeno al 50%.