Al Parco della Pace di Vicenza incontro tra religioni all’alba: vescovo e sindaco di Betlemme hanno piantato una quercia

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All’Hangar 1 del Parco della Pace di Vicenza si sono dati appuntamento alle 6 e 30 di questa mattina i rappresentanti delle religioni presenti nel territorio per l’incontro interreligioso “Passi di Pace”, a cui ha preso parte il sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati. Presenti il vescovo Giuliano Brugnotto e il sindaco Giacomo Possamai.

A suggello dell’iniziativa è stata piantata una quercia e posata una targa a ricordo dell’incontro.

Toccante l’intervento del sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati, a Vicenza per rinnovare il Patto di Fratellanza tra le due città: “Qui vedo un mosaico molto bello – ha detto – fatto di persone di religioni diverse, ma tutte unite sotto questo stesso tetto, unite per la Pace. Tutti sapete cosa accade a Gaza, dove si sta andando oltre un Genocidio che deve fermarsi subito, adesso, oggi. Vi chiedo di pregare insieme a me per questo”.

Il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto, citando le parole del Profeta “trasformeranno le spade in vomeri”, ha ricordato come “questo che è stato un luogo dell’esercito oggi è trasformato in un parco di Pace”.

Al centro del parco sono stati letti brani, preghiere e riflessioni proposti dai rappresentanti del gruppo delle chiese cristiane, della moschea A.P.S. Janna di via dei Mille, della comunità religiosa islamica italiana, del centro culturale islamico di via Vecchia Ferriera, della comunità islamica dei Bosniaci, dalla comunità Bahà’, della chiesa ortodossa romena, della chiesa evangelica metodista di Vicenza, dei devoti di Hare Krishna, della comunità senegalese e della comunità Ebraica di Verona e Vicenza che non era presente, ma ha fatto pervenire un suo testo.

“Questo non è un parco come tutti gli altri – ha detto il sindaco Giacomo Possamai, introdotto dall’assessore Giovanni Selmo che ha organizzato l’incontro -, non è solo una meravigliosa area verde di 63 ettari, perché già dal suo nome racconta una storia. Racconta di una mobilitazione e di un impegno per la Pace. Dare un senso a quel nome è uno dei compiti che abbiamo ora, consegnando il parco alla città. Cominciare a farlo insieme ai rappresentanti delle religioni presenti nel nostro territorio è il modo migliore per liberare” quel messaggio”.

Gli interventi sono stati accompagnati dagli intermezzi musicali eseguiti da Luigi Marasca, al clarinetto, Remo Peronato, all’oboe, e Michele Sguotti, alla viola.