Alla ex Zambon anche cloroformio oltre al monoclorobenzene: ad ottobre 2006 parte la bonifica, ma è solo un… inizio

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Dopo “Dicevano: fase finale bonifica Zambon dovrà scattare nel 2008. Ora siamo nel 2018, Dalla Pozza illustra lavori e… porta a casa i faldoni“, “Ex Zambon e la bonifica che non c’è ancora: dal 1999 su denuncia di Enrico Hüllweck scoppia il bubbone monoclorobenzene“,  “Ex Zambon e bonifica da monoclorobenzene: una storia vicentina che è ancora la cronaca di un’opera incompiuta” e “Ex Zambon e bonifica: siamo nel 2005, è partita la magistratura di Vicenza e siamo punto e daccapo” siamo alla quinta puntata della ricostruzione dal 1981 in poi del caso di inquinamento ancora non rimosso dell’area ex Zambon ricostruita sulla base di articoli e documenti raccolti ne La storia della bonifica della ex Zambon di Luciano Parolin (autore di questa ricostruzione sintetica per VicenzaPiu.com, ndr)
La messa in sicurezza della Zambon costa altri 200 mila ?

Il sindaco Enrico Hüllwech incontra il sottosegretario all’ambiente Stefano Stefani per valutare l’ipotesi di dichiarare il sito di interesse nazionale. In questo modo il tutto ricadrebbe sotto l’intervento dello Stato. Valerio Sorrentino assessore all’ecologia chiede una variazione di bilancio per l’edificio O e altri 60 mila euro per nuove consulenze.

9 settembre 2005. La Polizia Municipale trasmette il documento all’autorità giudiziaria. Il materiale che era depositato nell’area viene rimosso in poco tempo, per non incorrere nei rigori della legge. Il testo finisce in mano al procuratore Nelson Salvarani. Il segretario generale Umberto Zaccaria, che aveva avvertito con una lettera sulla situazione della Zambon, aveva suonato la carica per far rimuovere i rifiuti pericolosi.
Ottobre 2005. Ex Zambon finalmente c’è il piano di bonifica. Chiusi i vecchi pozzi inquinanti. Arpav, promuove una conferenza dei servizi per il progetto di bonifica, presentato dalla Ecoappraisal di Milano. Intanto una serie di focal point cioè punti di concentrazione di fonti attive di inquinamento vengono rilevati lungo via Monte Zovetto, con problemi di notevole concentrazione di inquinanti in particolare cloroformio e monoclorobenzene. Un altro focal point si trova al lato di Via Cappuccini. Depurazione delle acque.
Il Comune deve concordare con la Zambon la destinazione d’uso dell’area, perché la bonifica varia a seconda che si tratti di un’area commerciale o residenziale.
26 ottobre 2005. Quale futuro per l’area Zambon?
Intanto è necessario rimuovere da subito i due focal point che contengono rifiuti. Due mesi di tempo per presentare un piano di sgombero. Per 10 mila metri cubi di terreno su 2 aree di 2.000 e 3000 metri quadri.
Il Comune deve decidere la destinazione d’uso dell’area, perché se si costruiranno residenze la bonifica dovrà essere molto più ampia di quella prevista se la destinazione dell’area sarà di uffici – negozi come indicato dal Piano regolatore. L’Arpav non ha dubbi, i dati confermano che nell’area esiste un miscuglio di rifiuti con alte concentrazioni di arsenico e monoclorobenzene. Bisogna intervenire subito e portare via tutto. Servono milioni di euro per bonificare la ex Zambon.
Per poter avviare la bonifica dell’area Zambon bisogna togliere dal bilancio un milione di euro nel 2007 per demolire l’edificio, compresi il trasporto e lo smaltimento delle demolizione. Un altro milione di euro per il 2008 servono per l’area delle ex Acciaierie Valbruna di Viale Mazzini zona Teatro.

Febbraio 2006. Scocca l’ora della bonifica. L’assessore all’ambiente Valerio Sorrentino stabilisce il programma da sviluppare per l’ex stabilimento Zambon dopo che il Tar del Veneto ha respinto la richiesta di sospensiva che i legali della Zambon avevano presentato contro il provvedimento che obbligava l’azienda allo smaltimento dei rifiuti. E’ un risultato importante, dice Sorrentino, che premia la linea del Comune e dà il via a una operazione di bonifica che non ha precedenti. Ora speriamo di vedere i frutti del lavoro.
Agosto 2006. Ruspe in azione alla Zambon per abbattere l’edificio “O”, i mezzi sono della ditta IDEA di Mira.
I lavori dovranno durare almeno due mesi al costo di 194 mila euro.
La Zambon Group ha stanziato 2 milioni e 900 mila euro per la rimozione e lo smaltimento del materiale inquinante. I lavori dovranno essere completati in 10 mesi. Intanto per informare sulla situazione si promuove una Assemblea Pubblica a Villa Lattes in cui io feci un intervento, dopo aver constatato che l’interesse della Zambon è concentrato sulla destinazione dell’area di Via Cappuccini.
9 ottobre 2006. Conferenza stampa del Comune, inizia la Bonifica: sarà un’area edificabile di 30 mila m/q di cui 28 di cui 4.000 della Zambon.

Fine quinta parte.