Allarme lago di Fimon. Gonzo: “Se non interveniamo rischiamo di perderlo”. Formaggio “Il turismo lo può salvare”

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lago di Fimon
Il lago di Fimon quando era un'oasi naturalistica e un paradiso per i velisti

Allarme lago di Fimon: il grido di dolore lanciato dalla Lega Navale Italiana di Vicenza, che dalle pagine del Giornale di Vicenza ha denunciato lo stato di abbandono e degrado del bacino lacustre, talmente impraticabile che l’associazione ha dovuto sospendere le attività di navigazione, è stato raccolto da Francesco Enrico Gonzo, consigliere provinciale di Vicenza con delega al turismo e sindaco di Isola Vicentina, e dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio.

Gonzo: “Il lago merita rispetto”

Il consigliere provinciale FdI Francesco Enrico Gonzo sottolinea le peculiarità naturalistiche del lago di Fimon, che definisce “un patrimonio paesaggistico, ambientale e turistico del nostro territorio. Vederlo oggi in queste condizioni – aggiunge – è un colpo al cuore, ma anche un richiamo forte alla responsabilità di tutti gli enti coinvolti.”

Francesco Enrico Gonzo, Sindaco di Isola Vicentina e consigliere Provinciale
Francesco Enrico Gonzo, Sindaco di Isola Vicentina e consigliere Provinciale con delega al turismo

Gonzo evidenzia che la Provincia di Vicenza ha già avviato un percorso con l’Università di Parma per lo studio di soluzioni ecosostenibili e innovative, ma sottolinea che “non basta più monitorare: è il tempo dell’azione” in quanto la situazione descritta dalla Lega Navale, cioè fondale impraticabile, fertilizzanti che alimentano alghe infestanti e impossibilità di navigare, oltre a non essere accettabile è anche segno di una progettualità che ha mancato di efficacia. “Così si rischia di compromettere non solo dal punto di vista ambientale l’ecosistema, ma anche dal punto di vista turistico l’attrattività escursionistica del lago, che negli anni è stato punto di riferimento per sportivi, famiglie e visitatori. Come delegato al turismo ritengo prioritario attivare un piano straordinario di intervento per la riqualificazione ambientale del Fimon, con risorse dedicate e una regia istituzionale unica. Serve un progetto concreto, con obiettivi chiari, tempi rapidi e coinvolgimento delle comunità locali e delle associazioni che da anni presidiano il territorio con passione e competenza.”

Il consigliere di Fratelli d’Italia invita anche la Regione Veneto e il Governo ad affiancare gli enti locali in un’opera che “non è solo di pulizia ambientale, ma di restituzione di dignità a un simbolo del Vicentino. Se non interveniamo ora – conclude – rischiamo di perdere per sempre una delle nostre eccellenze.”

Formaggio: “Se diventa la spiaggia dei vicentini possiamo salvarlo”.

Formaggio su Trump
Il consigliere regionale FdI Joe Formaggio

Il Consigliere Regionale FdI Joe Formaggio a proposito della situazione preoccupante del lago di Fimon richiama l’accordo stabilito tra Provincia di Vicenza e Regione Veneto: “Due anni fa è stato siglato l’accordo che prevede un’attività di manutenzione costante e completa del lago da realizzarsi in stretto collegamento con il comitato tecnico specializzato, appositamente costituito, che avrà il compito di valutare e monitorare le attività in capo alla Provincia stessa. Questo comitato tecnico si è riunito più volte, convenendo che l’unica strategia possibile fosse quella di procedere al dragaggio del lago, previo un progetto pilota, inizialmente solo su una porzione d’acqua, così da poter verificare l’intervento dal punto di vista ambientale e della biodiversità”.

L’esponente FdI ha un’idea ben precisa per il salvataggio del lago, che chiama in causa i privati e suggerisce una vocazione turistica del bacino: “Come ho più volte dichiarato in ogni sede, il lago di Fimon va salvato per far sì che diventi polo turistico di grande importanza, coinvolgendo i privati affinché possano investire in attività di attrazione e conseguente manutenzione. Il lago ha una potenzialità altissima, potendo diventare addirittura la spiaggia di tutti i vicentini con la sinergia tra istituzioni e la lungimiranza imprenditoriale”. Se questo non dovesse accadere, secondo il consigliere, il lago morirà. Su questo tema Formaggio ha rievocato scontri e resistenze: “Quando ho espresso questo, venni scambiato per pazzo. Questo è il prezzo da pagare per colpa di certi ambientalisti che dicono no a tutto. Infine, ringrazio il gruppo pescatori del bacino pesca zona B di Vicenza per tutto il lavoro svolto con i pochi mezzi a disposizione per la sopravvivenza del lago”.