Ambiente, industria del Vicentino aderisce a programma per energie rinnovabili

473
industria del vicentino Fabbrica Italiana Sintetici Spa

Una industria del Vicentino, Fabbrica Italiana Sintetici Spa, annuncia l’adesione a Energize, il programma internazionale lanciato nel 2021 per promuovere l’accesso  all’utilizzo di energie rinnovabili e ridurre le emissioni dei gas serra nel settore chimico e  farmaceutico. Il programma è coordinato da Schneider Electric con il supporto di alcuni dei più grandi gruppi farmaceutici globali. 

Schneider Electric, advisor internazionale che ha l’obiettivo di consentire a tutti di utilizzare al meglio l’energia e le risorse coniugando progresso e sostenibilità, ha annunciato oggi a COP27 le principali novità del progetto, che coinvolge numerose aziende del settore chimico-farmaceutico. 

Grazie a questo programma, unico nel suo genere, il fabbisogno energetico di numerose società che vi aderiscono verrà soddisfatto con la costruzione di un nuovo impianto di produzione di energia rinnovabile. La fornitura sarà gestita attraverso un contratto pluriennale bilaterale (VPPA) che prevede l’invio alle aziende degli opportuni certificati a garanzia dell’origine green dell’energia. 

Dal 2017 industria FIS pubblica annualmente il Report di Sostenibilità, redatto in accordo alle linee guida  internazionali GRI (Global Reporting Initiative). Nel 2022 FIS ha emesso un Sustainability Linked  Bond, con un valore di 350 milioni di euro e scadenza nel 2027, che ha riscosso un forte successo  anche tra gli investitori internazionali. 

Michele Gavino, amministratore delegato F.I.S. – Fabbrica Italiana Sintetici S.p.A. ha commentato: “Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo all’interno di un progetto che ha l’obiettivo di  ridurre le emissioni dei gas serra attraverso lo sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabile.  Ringraziamo le aziende del nostro settore che hanno supportato questa iniziativa con le quali  continueremo a collaborare per condividere soluzioni utile a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale”.