Ancora troppe le vittime della strada in Italia: i dati ufficiali

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vittime della strada
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Le vittime della strada in Italia continuano, purtroppo, ad essere assolutamente troppe, e il quadro risulta ancora più cupo se si confrontano i dati nostrani con quelli delle altre nazioni europee.

Un recente report pubblicato da Istat, Istituto Nazionale di Statistica, in collaborazione con ACI, Automobile Club d’Italia, ha messo in evidenza delle statistiche tutt’altro che confortanti, che andiamo subito a scoprire.

In Italia 3.159 vittime in un anno, una su 4 ha perso la vita su un motociclo

Partiamo dal dato assoluto: nell’anno 2022, ovvero quello più recente relativamente a cui Istat mette a disposizione delle statistiche ufficiali, a perdere la vita sulle strade italiane sono state 3.159 persone, una cifra obiettivamente preoccupante, al di là di qualsiasi paragone statistico.

Tra le vittime prevalgono ampiamente gli uomini, ben 2.579, le donne sono dunque state 580, ed è particolarmente interessante fare il punto su quali siano le tipologie di veicolo maggiormente coinvolte negli incidenti mortali.

Tra le 3.159 persone che hanno perduto la vita su strada nel 2022, 1.375 lo hanno fatto a bordo di un’autovettura, a prescindere dal fatto che fossero conducenti o passeggeri; un dato che non stupisce, questo, dal momento che le autovetture sono di gran lunga i veicoli più utilizzati, in Italia come nell’intera Europa.

Particolarmente significativo è il dato relativo ai motocicli: a perdere la vita a bordo di veicoli di questo tipo sono state, nel 2022, 781 persone, una cifra che corrisponde quasi al 25% del totale e che è obiettivamente altissima, se si considera che il livello di utilizzo di questi mezzi non è paragonabile a quello delle automobili.

È dunque evidente il fatto che chi conduce questi veicoli debba prestare la massima attenzione: sebbene non siano da considerarsi a priori come dei mezzi pericolosi, essi tendono a rendere particolarmente temibili gli effetti di eventuali sinistri.

Prudenza deve essere un’autentica parola d’ordine, ma è importante anche che il veicolo sia oggetto di una manutenzione regolare e sia sempre gestito in maniera ottimale.

Oggi anche la tecnologia può senz’altro accentuare i livelli di sicurezza dei motocicli, l’installazione di articoli di qualità come quelli di Healtech Electronics, visionabili in e-commerce specializzati come OmniaRacing, può fare la differenza, ma è fuori di dubbio il fatto che a monte debba esserci un rigoroso rispetto del codice stradale.

Il confronto con le altre nazioni europee: solo la Francia ha un dato peggiore

Come si è accennato, le tutt’altro che invidiabili cifre italiane risultano ancor più negative se vengono raffrontate a quelle di altre nazioni europee.

Secondo il report di Istat, infatti, nel 2022 solo la Francia ha fatto registrare cifre peggiori, nella nazione transalpina infatti i decessi dovuti ad incidenti stradali sono stati 3.260, e questo trend non rappresenta affatto un caso isolato: Francia e Italia, infatti, sono state la “maglia nera” dell’Unione anche negli anni precedenti.

Al terzo posto di questa classifica troviamo la Germania, con 2.776 vittime, e la Spagna, con 1.759.

Le cifre registrate dall’Italia dunque non possono essere messe in relazione al mero dato demografico, dal momento che nazioni più popolose hanno registrato una quantità di vittime inferiore.

Alcuni paragoni, inoltre, sono a dir poco impietosi: una nazione come la Svezia, la cui popolazione è all’incirca un sesto di quella italiana, ha registrato appena 227 vittime nell’arco dell’anno.

Urge assolutamente, dunque, un’inversione di tendenza: certamente quello della sicurezza stradale è un argomento assai vasto, nel quale è corretto tenere in considerazione molteplici varianti, ma le cifre che hanno riguardato la nostra nazione devono necessariamente allarmare.