Annecy, accoltellamenti in un parco nella città gemellata con Vicenza. Bambini tra i feriti. Reazioni Possamai, Zanettin, Sbrollini

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Quattro bambini e un anziano sono stati accoltellati da un migrante siriano, poi arrestato dalla polizia, in un parco di Annecy, città gemellata con Vicenza dal 1995. Delle vittime – secondo quanto riferiscono fonti di stampa nazionali – tre bimbi e l’anziano, nonno di alcuni di loro sono in gravi condizioni.

Dati i rapporti quasi trentennali tra le due città, oggi a Vicenza si registrano dolore reazioni al grave fatto accaduto oltralpe. A cominciare dal sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai: “Ho appreso con sgomento del gravissimo episodio che ha coinvolto alcuni cittadini di Annecy. Abbraccio idealmente gli abitanti della nostra città gemella, a cui siamo profondamente legati, ed esprimo vicinanza alle persone ferite, tra cui ci sono purtroppo anche alcuni bambini, sapendo di interpretare il pensiero di tutti i vicentini”, ha detto il primo cittadino.

Il senatore vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin ha detto: “Voglio esprimere massima solidarietà alla municipalità di Annecy, ville jumelle di Vicenza. La vile aggressione di oggi è ancora più odiosa perché ha avuto come vittime principalmente bambini in tenera età. Condanno questo gravissimo episodio di violenza con la massima severità, ricordando con nostalgia tanti momenti di gioia durante le manifestazioni condivise con la comunità gemellata con Vicenza. La mia vicinanza va alla popolazione francese colpita da questi fatti drammatici e alle famiglie delle vittime”.

“Vorrei esprimere la mia personale vicinanza all’amministrazione della città di Annecy, gemellata di Vicenza. In particolare sono vicina ai genitori di questi bambini barbaramente aggrediti e feriti – fa sapere in una nota la senatrice vicentina di Italia dei Valori, Daniela Sbrollini -. Aggredire dei bambini innocenti, ignari e inconsapevoli è un gesto folle, inaudito terribile.

Nulla può giustificare un atto così vigliacco – ha aggiunto -. Le nostre società stanno ogni giorno mostrando l’incapacità degli stati di affrontare i problemi, peraltro spesso complessi, ma anche la dilagante insofferenza dei cittadini che esplode purtroppo in atti di violenza ingiustificata. Prendersela poi con i bambini è allucinante e molto preoccupante. È un salto nell’orrore”, ha concluso la Sbrollini.