Apindustria Vicenza dà il via ad un progetto formativo per inserire nelle aziende vicentine richiedenti asilo e rifugiati

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Apindustria Vicenza, firmato l'accordo per un progetto formativo dedicato ai rifugiati e richiedenti asilo
Apindustria Vicenza, firmato l'accordo per un progetto formativo dedicato ai rifugiati e richiedenti asilo

Stamattina, in Prefettura di Vicenza, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa e nel pomeriggio ha preso il via il primo corso di formazione rivolto ad un gruppo di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, finalizzato a favorire il loro successivo inserimento lavorativo nelle imprese del territorio vicentino: diventa così realtà il progetto promosso da Apindustria Confimi Vicenza, e frutto di un anno di lavoro e confronti con Prefettura e Associazione Diakonia onlus, ente gestore dei servizi della Caritas Diocesana Vicentina.

L’investimento complessivo per l’iniziativa è pari a circa 60 mila euro, finanziati in parte da Apindustria Confimi Vicenza e in parte dalla Camera di Commercio di Vicenza e da Banca delle Terre Venete, permettendo l’avvio di due percorsi formativi. Tra i partner del progetto anche l’Istituto San Gaetano, che realizzerà il percorso formativo mettendo a disposizione la sede e il personale docente.

Secondo il Prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo, questa collaborazione tra Prefettura, Apindustria e Diakonia testimonia i buoni risultati che si possono raggiungere lavorando in sinergia tra pubblico e privato. «L’iniziativa costituisce un significativo traguardo nel percorso di integrazione degli stranieri in questo ambito provinciale – ha aggiunto il Prefetto -, rappresentando anche uno prezioso strumento per la formazione della nuova manodopera di cui necessita il tessuto economico locale. L’auspicio è di introdurre il più ampio numero di partecipanti al progetto formativo nel mondo del lavoro attraverso la stipulazione di contratti di lavoro con le singole imprese, in particolare quelle impegnate nell’esecuzione dei lavori nei cantieri dell’alta velocità e delle opere comunali ricadenti nei finanziamenti del PNRR».

Sulla questione della carenza di manodopera è tornato anche Mariano Rigotto, presidente di Apindustria Confimi Vicenza: «In tutte le rilevazioni periodiche che conduciamo – ha spiegato Rigotto – le imprese ci manifestano una fortissima difficoltà a reperire manodopera, non solo per profili qualificati ma sempre più spesso anche per mansioni generiche. E questo mentre permane il problema dell’accoglienza dei richiedenti asilo, che a nostro parere in questo contesto dovrebbe essere vista soprattutto come un’opportunità».

Il direttore della Caritas Diocesana Vicentina don Enrico Pajarin ha espresso gratitudine per l’iniziativa agli enti coinvolti sia nell’organizzazione sia nel sostegno economico, ricordando l’importante ricaduta sociale del progetti: «Riteniamo che incrociare le esigenze delle aziende con la ricerca di un lavoro da parte dei beneficiari sia la strada giusta per una vera integrazione nel segno della dignità umana».

Michele Marchetto, Segretario Generale della CCIAA di Vicenza, ha a sua volta ribadito l’annoso problema delle aziende vicentine di carenza di personale: «I nostri dati ci dicono che continuano a mancare moltissimi lavoratori nel settore manifatturiero e dunque ben venga la possibilità creare nuove risorse di personale e allo stesso tempo offrire ai partecipanti una opportunità per integrarsi attraverso il lavoro. L’auspicio è proprio che una volta formati restino a vivere e lavorare nel nostro territorio».

Il presidente di Banca delle Terre Venete Gianfranco Sasso ha commentato come il progetto “Accoglienza e lavoro” sposi perfettamente le finalità di una banca del territorio: «Riteniamo l’iniziativa coerente sia con il nostro principale obiettivo di dare sostegno all’economia reale del nostro territorio, sia con il Piano di Sostenibilità che impegna la Banca verso le nuove generazioni, favorendo in questo modo l’inserimento nel mondo del lavoro anche dei richiedenti asilo».

Scendendo nel dettaglio, il progetto messo a punto vede il coinvolgimento di Diakonia per le attività di selezione dei candidati, monitoraggio durante il percorso e supporto ai partecipanti in caso di necessità.

Il primo percorso vedrà 12 partecipanti, provenienti da Sierra Leone, Mali, Nigeria, e Ucraina, ed è finalizzato a trasmettere loro le nozioni di base sulle lavorazioni meccaniche e sull’assemblaggio per una durata complessiva di 76 ore (più 16 ore di formazione sulla sicurezza), al termine del quale è previsto anche uno stage professionalizzante in un gruppo di aziende del territorio.

Con l’obiettivo di favorire un inserimento lavorativo anche consapevole, Apindustria Confimi Vicenza ha chiesto alle organizzazioni sindacali la disponibilità a tenere al termine del corso un intervento sui temi della cittadinanza e dei diritti/doveri del lavoratore.

Nei prossimi mesi verrà avviato anche il secondo percorso sulle tecniche di saldatura.

In entrambi i casi alla formazione professionalizzante verrà affiancata una robusta formazione in ambito sicurezza e dei moduli di lingua per rafforzare la conoscenza dell’italiano.

Il protocollo d’intesa

La firma del protocollo d'intesa per il progetto
La firma del protocollo d’intesa per il progetto sottoscritto da Prefettura, Apindustria Cofimi Vicenza e Diakonia Onlus

Come anticipato, il corso al via oggi rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina da Prefettura di Vicenza, Apindustria Confimi Vicenza e Diakonia onlus, con il quale le parti si impegnano ad agevolare l’organizzazione di corsi di formazione e tirocini professionalizzanti, nonché favorire il successivo inserimento socio-lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.

A questo scopo, attraverso il protocollo d’intesa la Prefettura si impegna a concorrere al coordinamento delle attività di attuazione dello stesso, mediante la convocazione di appositi tavoli tra le parti, garantendo il coinvolgimento nelle iniziative attuative degli enti gestori dei centri di accoglienza straordinaria (CAS) presenti sul territorio, nonché dei soggetti che siano già parte di accordi o progetti con la Prefettura affinché gli ospiti dei CAS siano adeguatamente informati sulle opportunità di lavoro offerte dal territorio.

Apindustria Confimi Vicenza si impegna a promuovere l’ingresso nel mondo del lavoro dei cittadini stranieri richiedenti o titolari di protezione internazionale che ne facciano richiesta, mediante l’avvio, in presenza di finanziamenti dedicati, di percorsi formativi; lo svolgimento di stage e tirocini; l’assunzione in prova, a tempo determinato o indeterminato presso le imprese aderenti. Il tutto garantendo la conformità dei contratti individuali alle disposizioni vigenti ed ai Contratti Collettivi Nazionali di riferimento.

Infine Diakonia onlus si impegna, in sinergia con la Prefettura, a promuovere ogni iniziativa volta alla più capillare diffusione del Protocollo tra i suoi potenziali destinatari. Su richiesta delle Aziende e in presenza di finanziamenti dedicati, si occupa di attivare percorsi di tirocinio e corsi di alfabetizzazione e di formazione professionalizzante avvalendosi anche della rete territoriale dei servizi preposti all’inserimento lavorativo e del contributo dei volontari dei Centri di Ascolto Territoriali di Caritas Diocesana Vicentina.