
Con 168 milioni di euro stanziati per scuola, sociale, cultura, sport e messa in sicurezza del territorio, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato l’assestamento di bilancio 2025. Il provvedimento, sostenuto con convinzione dai gruppi di maggioranza, è stato definito dal presidente Luca Zaia “un grande lavoro di squadra per un Veneto che sa investire nel futuro”, mentre le opposizioni ne hanno evidenziato i limiti e la mancanza di visione strutturale.
“Abbiamo scelto – ha detto Zaia – di dare risposte concrete in un momento in cui molte amministrazioni si trovano a fare i conti con difficoltà e vincoli. Il Veneto, invece, rilancia: garantendo risorse per la sicurezza del territorio, il consolidamento e la manutenzione delle infrastrutture, con particolare attenzione a Veneto Strade. Potenziamo il sostegno alle scuole dell’infanzia e all’assistenza per gli alunni con disabilità. E diamo risposte immediate con ulteriori fondi per la cultura, l’impiantistica sportiva e la sentieristica montana. Ogni scelta è stata soppesata, valutata con attenzione, dando ascolto alle richieste arrivate dai territori della nostra Regione.”
L’assestamento di bilancio si concentra per Zaia su interventi ritenuti prioritari: dalla manutenzione delle infrastrutture gestite da Veneto Strade al potenziamento del sostegno alle scuole dell’infanzia, passando per fondi aggiuntivi per l’assistenza agli alunni con disabilità, la cultura e l’impiantistica sportiva. Zaia ha elogiato l’assessore Francesco Calzavara per la guida del processo e ringraziato consiglieri e tecnici per il lavoro svolto, sottolineando come “il Veneto mantenga i conti in ordine per metterli al servizio delle persone”.
Se la maggioranza compatta, tra cui con delle note anche Cavinato, Formaggio e Pavanetto, esprime soddisfazione per un documento finanziario che – a suo dire – “dà risposte concrete in un momento difficile”, l’opposizione ha fatto sentire la propria voce in Aula con, ad esempio, Bigon e Camani del Pd, che, come i colleghi e le colleghe di maggioranza, sono intervenute anche in prospettiva delle prossime elezioni regionali. Diversi consiglieri di minoranza hanno criticato l’impianto complessivo dell’assestamento, giudicandolo troppo legato alla contingenza e privo di un disegno organico di medio-lungo periodo. Alcuni interventi hanno segnalato l’assenza di una strategia sulla sanità pubblica e sul lavoro, e la mancanza di una visione complessiva sulle grandi transizioni ambientali e sociali.
Lo scontro politico in Consiglio ha dunque messo in luce la distanza tra una maggioranza che rivendica capacità di governo e concretezza e delle opposizioni che chiedono maggiore equità, progettualità e attenzione alle fragilità. Resta il dato finanziario: 168 milioni di euro che, almeno nelle intenzioni della Giunta, dovranno incidere direttamente sulla vita dei cittadini veneti.