
C’era anche il consigliere regionale di Europa Verde Renzo Masolo, all’incontro pubblico che si è svolto nella serata di ieri 22 maggio al centro Acli Preara di Montecchio Precalcino, dedicato al progetto dell’ampliamento dell’impianto di smaltimento rifiuti nell’area ex Safond di Silva Srl, contro il quale è in atto una mobilitazione che coinvolge anche diverse amministrazioni comunali. L’incontro era stato promosso dal Comitato ‘Tuteliamo la Salute’, insieme al gruppo ‘L’Astego per Montecchio’ e il consigliere Masolo ne ha dato un dettagliato resoconto. Dopo la presentazione del progetto di ampliamento della piattaforma Silva, con tutti i dettagli tecnici e normativi dell’intervento proposto, sono intervenuti il dott. Lorenzo Altissimo (già Direttore del Centro Idrico di Novoledo) e il dott. Vincenzo Cordiano (Presidente ISDE – Medici per l’Ambiente), i quali hanno evidenziato con chiarezza i gravi rischi ambientali derivanti dalla localizzazione di un impianto di trattamento rifiuti sanitari e sabbie di fonderia in un’area di ricarica della falda e a valle di captazioni idropotabili strategiche per decine di Comuni delle province di Vicenza e Padova. “Nel corso della serata – ha aggiunto Masolo – è stato ricordato l’appello formale già sottoscritto da 12 Sindaci e inviato alla Regione Veneto e agli Enti competenti, che chiede l’interruzione dell’iter autorizzativo, il pieno coinvolgimento dell’ATO Bacchiglione e dei gestori idrici AcegasApsAmga e Viacqua, e l’applicazione rigorosa dei criteri tecnico-scientifici previsti dalla DGRV 1621/2019. Decisive, ora, le osservazioni del Consiglio di Bacino Bacchiglione, depositate il 16 maggio 2025, che esprimono una netta contrarietà al progetto per ragioni tecniche, ambientali e normative”. Quella interessata dal progetto è infatti un’area dove non è mai stata svolta attività con rifiuti pericolosi e dove l’introduzione di tali materiali rappresenterebbe un salto di rischio inaccettabile, non mitigabile dalle tecnologie previste. “L’art. 94 del D.lgs. 152/2006 – ha precisato l’esponente di Europa Verde – vieta esplicitamente in tali zone attività di gestione rifiuti e operazioni potenzialmente contaminanti. Il principio di precauzione non è facoltativo: è un dovere politico e istituzionale verso la salute delle persone e la tutela dell’acqua, bene comune”.
In conclusione, Masolo ha spiegato di aver voluto con la sua presenza sia portare solidarietà al territorio sia raccogliere informazioni ed elementi da portare avanti in futuri passaggi istituzionali: “Ritengo che il progetto Silva vada fermato – ha ribadito – La mobilitazione dei cittadini e delle amministrazioni locali è lucida, ben documentata e responsabile. È per questo che sarò al loro fianco, pronto a sostenere ogni iniziativa che metta al centro la salvaguardia dell’acqua, la trasparenza nelle valutazioni ambientali e un modello di sviluppo sostenibile, rispettoso della salute e del territorio.”