
Un segnale concreto in risposta alla crescente domanda di alloggi e ai timori per il diritto alla casa sempre meno garantito è arrivato da Bassano del Grappa, dove si è chiuso il primo intervento dell’Ater di Vicenza, realizzato grazie alla convenzione con la BCC Veneta, di recupero di unità abitative sfitte per riassegnarle a nuclei familiari in difficoltà economica.
L’intervento ha riguardato due alloggi in via Cellini, civici 38 e 46. L’importo complessivo dei lavori è stato poco superiore ai 10 mila euro, finanziato con la prima tranche del contributo promesso dalla Banca di Credito Cooperativo: 10 mila euro annui per tre anni, destinati al ripristino di un alloggio all’anno nell’ambito della provincia di Vicenza. La BCC Veneta, come da protocollo firmato a dicembre, si è impegnata a versare la somma per tre anni consecutivi, con l’obiettivo di rendere disponibili nuove soluzioni abitative a chi ne ha bisogno.

Nei giorni scorsi i vertici dell’Ater, guidati dal presidente Valentino Scomazzon e dal direttore Mirko Campagnolo, hanno accompagnato i rappresentanti della BCC Veneta—il direttore generale Andrea Bologna, il vicepresidente vicario Remo Pedon e il vicedirettore vicario Renato Zampieri—in visita agli alloggi recuperati a Bassano. L’occasione è stata non solo per constatare sul campo quanto realizzato con il contributo ricevuto, ma anche per ringraziare i rappresentanti della banca per la sensibilità dimostrata verso la problematica casa e per il sostegno finanziario che consente di contrastare la diffusa difficoltà nel reperire risorse per la gestione degli alloggi sfitti in attesa di assegnazione.
«Quanto oggi realizzato», ha commentato Pedon, «è il primo di una serie di interventi di housing sociale per il recupero di alloggi sfitti; un piano di azione omogeneo e coordinato per il ripristino di una unità abitativa all’anno per tre anni consecutivi nella sola provincia di Vicenza. Attraverso questa stretta collaborazione con l’Ater provinciale, frutto di una comunanza di intenti e sensibilità, potremo concretamente raggiungere alcune famiglie in difficoltà e rispondere concretamente alla loro domanda di casa. Un primo passo indispensabile per superare il disagio socio-economico a favore di un pieno inserimento nella comunità».
L’impegno della BCC Veneta rispecchia l’anima dell’istituto, che, come recita l’articolo 2 dello Statuto, deve mirare al miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche delle comunità. E non si limita a attestazioni di senso civico: si traduce in azioni concrete per dare opportunità a chi ne ha davvero bisogno.
Per quanto riguarda l’intervento di via Cellini, una delle due unità è già stata assegnata; la seconda seguirà a breve. I lavori hanno spaziato dalla tinteggiatura alla revisione dei serramenti, dal rifacimento della pavimentazione alla sistemazione del bagno, fino alla sostituzione dei sanitari. L’intervento è stato avviato tra maggio e giugno e concluso a luglio. Il presidente Ater Scomazzon ha a sua volta espresso grande soddisfazione per l’accordo che «ci ha permesso di dare una prima risposta alla richiesta alloggi quest’anno ed altre nei prossimi due anni grazie al contributo erogato dalla BCC Veneta». Scomazzon ha ribadito il ringraziamento all’istituto di credito per la sensibilità dimostrata «nella speranza che sia l’inizio di una lunga ed efficace collaborazione».