
L’attacco con droni nella notte denunciato dalla Global Sumud Flotilla continua a suscitare reazioni indignate e preoccupate dall’Italia. L’eurodeputata veneta Cristina Guarda (Verdi-Avs) ha diffuso un comunicato in cui denuncia “con rabbia e profonda preoccupazione” l’attacco subito nella notte dalla Global Sumud Flotilla “colpita da droni e bombe sonore”. L’esponente di Verdi-AVS sottolinea come a bordo delle imbarcazioni attaccate ci fossero parlamentari italiani ed europei “tra cui la collega Benedetta Scuderi, insieme a volontari che rischiano la vita per consegnare cibo e medicinali alla popolazione stremata di Gaza. A loro va tutta la nostra solidarietà”.
L’eurodeputata invita l’Europa ad intervenire per tutelare la sicurezza della Flotilla e per fermare il genocidio. “Colpire imbarcazioni civili in acque internazionali – ribadisce Guarda – è un atto di pirateria e di terrorismo internazionale che non può restare senza risposta. Chiediamo al governo italiano di garantire immediata protezione ai nostri connazionali, di sospendere ogni cooperazione militare con Israele e di riconoscere lo Stato di Palestina senza ‘subordinate’.”
Allo stesso tempo, Guarda si rivolge alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e alla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen: “l’Europa non può restare spettatrice. Chiediamo una condanna chiara e azioni concrete, dall’embargo sulle armi alla creazione di corridoi umanitari sicuri. Non c’è in ballo solo la sicurezza dei nostri parlamentari e dei volontari a bordo delle navi della Flotilla, ma la sopravvivenza di un intero popolo”.
Rifondazione Comunista: “Sciopero generale”
Altrettanto chiaro nel significato e più duro nei toni è il comunicato di Rifondazione Comunista Veneto, che traccia un quadro preoccupante della situazione: “Arrivano in queste ore messaggi dalla Flotilla di azioni da parte delle forze di sicurezza israeliane che mostrano la chiara volontà di impedire la navigazione verso Gaza. Temiamo per la stessa incolumità di chi si trova a bordo delle barche in navigazione. Il governo israeliano non riconosce alcun limite alla sua azione genocida, né alcuna norma del diritto internazionale”.
L’invito di Rifondazione è diretto e senza sconti e chiama tutti alla mobilitazione generale: “Organizziamo e prepariamo presidi ovunque sia possibile verso lo sciopero generale, e manifestazioni e blocchi in tutte le città. È l’ora della più larga unità! Che si superi ogni logica divisiva per una grande giornata di lotta che attraversi tutto il paese e che chiami alla mobilitazione in tutta Europa e nel mondo.”